lunedì 7 ottobre 2013

Storia dell'architettura Contemporanea - lezione 28: Architettura italiana negli anni '50

Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 28: Architettura italiana negli anni '50

         Villaggio “La Martella” a Matera di Quaroni, Gorio, Valori, Lugli e Agati, 1951
         Bottega di Erasmo a Torino di Gabetti e Isola, 1953
         Casa Masieri a Venezia di Wright, 1953
         Palazzo della Regione a Trento di Libera, 1953-62
         Casa alla Zattere a Venezia di Gardella, 1954-58
         Torre Velasca a Milano dei BBPR, 1950-57
         Grattacielo Pirelli a Milano di Ponti, 1954-60

1945: libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli”
lui è un antifascista inviato al confine nel paese di Galiano; lì racconta la realtà sociale ed economica della Basilicata (Eboli è in Campania)
fa conoscere una realtà del sud italia quasi sconosciuta: condizioni abitative nella zona di Matera – 15000 persone che vivono nelle grotte, in 1561 abitazioni scavate nella roccia. Non ci sono servizi igienici, si vive in promiscuità con gli animali.

1951 di fronte a questa realtà si decide di far uscire le persone dalle grotte per farle vivere in abitazioni vere e proprie. -- incarico a Quaroni [quartiere Tiburtino]
obiettivo: avvicinare delle persone nei campi di lavoro
ma non suddividere questa comunità in abitazioni distinte, ma creare un borgo per mantenere forte lo status di comunità di questo gruppo di persone.
         Villaggio “La Martella” a Matera di Quaroni, Gorio, Valori, Lugli e Agati, 1951
a 7 km da Matera
case costruite lungo la strada con uno schema [idea della comunità] che richiama l'intervento del quartiere tiburtino 1949
strade curve che conducono nella zona centrale– idea del borgo rurale
case realizzate da un unico modulo: due piani
unico modulo abbinato in diversi modi
la volontà degli architetti è quella di evitare la monotonia e di giocare con un articolazione dei volumi e delle superfici. Le case tengono conto della qualità plastica delle “grotte” precedenti.
Al centro del borgo c'è in nucleo comunitario: scuola, ambulatorio, chiesa..
chiara volontà di non creare un centro monumentale = non creare edifici con altezza superiore a due piani

l'edificio più importante è la chiesa che viene progettata dal solo Quaroni:
navata unica che si restringe verso l'altare
riceve luce da lucernaio
poi le autorità locali dicono che è troppo modesto e che non si distingue dal contesto – nuovo progetto con impianto più monumentale: specie di tiburio che sporge di molto (torre rivestita in blocchi di tufo alta 20m)
presbiterio a pianta quadrata: ambiente alto e illuminato – navata quadrata: ambiente basso e poco illuminato = contrapposizione netta del volume alto e da quello più basso.
Volontà di creare qualcosa di più monumentale (che non è classicheggiante)
[sala consigliare di alvar aalto a saynatso]
riscattarsi dal quartiere tiburtino = spontaneità artificiosa

12/1951 esce la rivista “casabella continuità” - interrotta nel 1943
diretta da Ernesto Nathan Rogers
è stata fondata nel 1928 – nel 1933 diretta da Pagano – caporedattore: Edoardo Persico
1935 direttori: Pagano e Persico – coodirezione dura poco perchè nel 1936 persico muore
1938 pagano cambia il titolo “casabella costruzioni” - marca l'importanza che ha la costruzione = fare un'architettura sincera – marca il carattere di sincerità nell'architettura
1940 cambia in “costruzioni casabella” per marcare sempre di più il carattere antiformalistico dell'architettura
la rivista si chiude nell'8/1943 [cade fascismo nel 7/1943] – 1946 vengono fatti 3 numeri della rivista e uno per ricordare la figura di pagano che ormai è morto
1951 direttore Rogers - “casabella continuità” = non si vuole tagliare i ponti con il passato, l'architettura razionalista milanese – la continuità con il passato è critica! “gli anni '50 sono gli anni della messa in discussione del linguaggio scoperto negli anni '30”
rileggere in termini critici – operazione di rinnovamento, aggiornamento
slogan: “il movimento moderno: una rivoluzione continua”
mettere in discussione per mantenerlo vivo

[Rogers: intellettuale che lavora nei Ciam, figura di peso, nel 1938 non può più esercitare la professione perchè ebreo]
accanto a Rogers vengono chiamati: Zanuso [che si interessa del tema della prefabbricazione], De Carlo (ha fatto la resistenza con Pagano) [problema del formalismo: D. è preoccupato del fatto che l'architettura moderna sta diventando uno stile, non è più una rivoluzione]

R. su questa rivista parla anche di preesistenze [1955].
Dice che fare un'abitazione, un edificio a Milano non è come farla a Buenos Aires: ci sono contesti diversi.
Considerare l'ambiente in cui si inserisce significa “tener conto della storia”. [attenzione verso l'ambiente e quindi la storia]
“essere moderni significa sentire la storia” [taglio netto dal bauhaus]

         Bottega di Erasmo a Torino di Gabetti e Isola, 1953
a ridosso della Mole Antonelliana
prospetto: fasce verticali in muratura (mattoni) e terrazze (paraste murarie + terrazzini rivestiti in pietra con forma triangolare)
motivo ad arco al piano terra 
architettura che si richiama ad altri linguaggi: ad es. al Liberty torinese
si tiene conto del contesto, della realtà architettonica senza imitarla, ma riprendendo degli stilemi architettonici e reinterpretandoli

         Casa Masieri a Venezia di Wright, 1953
progetto
1951 a Venezia invitato da Bruno Zevi – durante la sua visita incontra giovane appena laureato, Angelo Masieri, di Udine. Masieri gli chiede di progettargli una casa sul Canal Grande acquistata dal padre. W. Accetta. Masieri quando và negli Stati Uniti per andare da W. Ma ha un incidente e muore.
W. continua. Ma fa un pensionato per studenti per la scuola di architettura.
-lotto triangolare
balconi che si affacciano al canal grande
disegna dei punti che permettono di vedere su due assi prospettici diversi della zona del canal grande = attenzione all'ambiente circostante
due piani: 1) ballatoio 2) biblioteca - camino
prospetto diviso in 5 campate centrali + due campate laterali racchiuse da pilastri rivestiti in vetro di murano
“voglio fare un'architettura che sorge dall'acqua come un fascio di canne” = continuità con l'acqua
l'idea gli deriva dagli edifici veneziani [chiesa di santa maria dei miracoli di pietro lombardo: colonne con ordine ionico che fuoriesce e sorge dall'acqua]
la facciata è l'elemento principale – si pensa il progetto in termini di facciata [quello che è dentro non importa]
il progetto di W. Viene presentato ma produce una forte polemica – non verrà quindi realizzato
contrari: Antonio Cederna (archeologo) “se noi andiamo a fare la costruzione, tutti lo fanno e si rovinerà venezia”
            Roberto Papini “l'edificio è neoliberty, non va bene”
a favore: Rogers “questa architettura rende vivace venezia che non è una città morta”
poi carlo scarpa fa l'edificio

         Palazzo della Regione a Trento di Libera, 1953-62
si interviene su area di espansione ottocentesca: siamo fuori dal nucleo storico
il progetto è composto da tre corpi:
a) corpo della giunta regionale: un'ala di una L [si vede dalla stazione]
b) edificio degli assessorati: l'altra ala di una L
c)       edificio dell'assemblea
gli edifici sono volutamente uno diverso dall'altro:
-il palazzo della giunta è su 3 piani: 1) piano porticato 2) piano amezzato [cemento faccia a vista] 3) piano nobile [terrazza asimmetrica che sporge]
sezione: due pilastri iperboloidi che hanno compito di sostenere l'intero edificio
= Libera sta sperimentando
sul piano nobile fa grande muro che corre al centro che ha grandi aperture che permettono la comunicazione visiva
-edificio per uffici è trattato in tutt'altra maniera: facciata vetrata
singolarità: pilastri che ad un certo punto si ramifica in 4 = sperimentazione
[palazzo dei congressi ha colonne – 1928 manifesto dell'esposizione razionalista: pilastro semplice]
-sala consigliare: parallelepipedo sospeso che penetra attraverso il cilindro
scatola sostenuta da 4 pilastri – scatola in gran parte vetrata perchè vuol far vedere che cosa succede dentro – trasparenza = democrazia [diverso da Terragni]
cilindro in alto ha finestre in lunghezza
sezione: c'è una forma conica in alto dove c'è il cilindro

         Casa alla Zattere a Venezia di Gardella, 1954-58
[torre del littorio in piazza del duomo]
edificio sul canale della giudecca, quasi di fronte alla chiesa del Redentore
primo progetto: prospetto molto più moderno di quello realizzato:
                        -parte basamentale liscia (di solito è in bugnato)
                        -parte mediana (forma quasi quadrata)
                        -parte alta (compare la griglia costruttiva)
questo progetto è molto moderno ma non tiene conto delle preesistenze ambientali. Non va in porto.
Secondo progetto: accentuazione del carattere veneziano
                        finestre rettangolari sviluppate in altezza
                        decorazione della parte basamentale
                        [non c'è più il basamento liscio quasi antiveneziano]
         Torre Velasca a Milano dei BBPR, 1950-57
il gruppo, ricomposto nel dopoguerra, è senza Banfi che è morto a Mathausen
1954 progetto
volontà di fare un edificio (99m) che definisce il nuovo skyline della città; le costruzioni a Milano negli ultimi 20-30 anni hanno rovinato lo skyline- quindi c'è la necessità si segnare nuovi elementi architettonici
“creare un nuovo episodio di rilievo”
inizialmente l'edificio viene pensato in acciaio e vetro
schizzi: si allarga mentre sale + diverse varianti:
a) acciaio + vetro + elemento superiore con volumetria maggiore
b) struttura: cemento armato + idea del corpo più grosso che dà l'idea di una torre
c) cemento armato più i puntoni che vanno a sorreggere il volume più grosso
pianta: 17 piani: uffici posizionati sul perimetro
                        blocco di ascensori e scale al centro
            17-25 piano: abitazioni (dove la torre si allarga) sul perimetro
edificio che vuole raccordarsi con l'ambiente. Come si relaziona al contesto?
         volume superiore maggiore del volume = idea di torre presa dalla tradizione gotica [torre in piazza signoria a Firenze]-- rapporto con l'architettura gotica quindi con Milano
         pilastri portati all'esterno: puntoni che fuoriescono: architettura gotica
         taglio delle finestre =  tradizione locale milanese
         solidità muraria
         all'ultimo piano = tetto a falde
è un'architettura che può stare solo a Milano!
Non è un imitare lo stile gotico, ma è un richiamarsi

nella zona della stazione quasi contemporaneamente:
         Grattacielo Pirelli a Milano di Ponti, 1954-60
tentativi: dove mettere il corpo scala? Quale la terminazione finale? Scale di sicurezza?
Pianta: rettangolare
elementi portanti: quattro pilastri
doveva essere come una montagna che cambia aspetto man mano che si gira attorno = prospetti diversi
idea di fare un grattacielo trasparente che poi non verrà realizzato
simbolo della Milano del boom economico

Bahnam, critico inglese, criticherà Rogers conosciuto a livello internazionale (Ciam)
articolo del 1959: parla della ritirata degli italiani dall'architettura moderna
articolo del 1961: definisce la torre velasca una struttura gotica rovesciata – critica la teoria delle preesistenze
edificio pirelli = esempio di modernità
la torre velasca = l'antitesi alla modernità

non vista come una rivoluzione della modernità in continuità ma come un passo indietro rispetto alla modernità

Nessun commento:

Posta un commento