Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 13: Le Corbusier
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Casa Domino di Le
Corbusier, 1914
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Piano per una
città per 3 milioni di abitanti di Le Corbusier, 1922
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Casa Citrohan di
Le Corbusier, 1922
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Ville Savoye a
Poissy di Le Corbusier, 1929
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Centrosoyuz a
Mosca di Le Corbusier, 1928
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Padiglione
svizzero della città universitaria di Parigi di Le Corbusier, 1930-1933
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Studio
urbanistico per Montevideo, San Paulo e Rio de Janeiro di Le Corbusier, 1929
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Ville Radieuse di
Le Corbusier, 1930
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Piano Obus per
Algeri di Le Corbusier, 1930
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Chaux-de-Fonds
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Ozenfant
Le Corbusier
è il personaggio che più influenza l'architettura del '900.
Ha un'attività come architetto e anche come pubblicista.
Vita:
Le Corbusier nasce in Svizzera, a Chaux-de-Fonds. Il
suo primo importante episodio formativo è un viaggio che fa in Italia, in
Toscana dove visita Pisa, Venezia, Ravenna – va a Vienna dove incontra Hoffman
e va a Budapest.
1908 va a Parigi da Perret a lavorare. Verrà a
conoscenza delle tecniche del cemento armato.
1910 fa un secondo viaggio in Germania – visita
Hellerau di Tessenov e va a lavorare a Berlino nello studio di Peter Behrens
con Gropius e Mies van de Rohe.
Il rapporto tra Le Corbusier e Behrens non è umano
1911 inizia da Vienna, va Budapest poi Instanbul
(schizzo di Chiesa santa Sofia), verso la Grecia (acropoli e il Partenone). Il Partenone
fu la più grande emozione della sua vita. È il tempio dei tempi. È il prodotto
della selezione fra tanti tempi. È un'opera viva ed è un'opera che mette ordine
nel pensiero.
Lo colpisce l'acropoli: l'apparente disordine. Il
Partenone appare perchè è proprio asimmetrico, non è al centro [legame con
Sitte].
Il Partenone è un'opera fortemente razionale, precisa
nei dettagli. “è un'opera meccanicamente precisa nei dettagli”.
Risale. Si ferma a Pompei, a Napoli. A Roma è colpito
da Villa Adriana. Firenze (campo dei miracoli).
{Il campo dei miracoli, il Partenone, Villa Adriana}
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1914 primo disegno:
Casa Domino di Le Corbusier, 1914
schema in cemento armato con pilastri in c.a. - solaio
– scala
vuole fare una struttura che permetta la massima
indipendenza funzionale, qualcosa che gli permetta di ospitare qualsiasi
funzione. Può essere assemblato come il domino.
Semplicità e sintesi.
1917 si trasferisce per sempre a Parigi.
1918 con Ozenfant pubblica il manifesto del purismo.
Manifesto per il ritorno all'ordine.
È alla ricerca di un'arte che sia il mondo della
macchina. È il simbolo del mondo moderno. Non automobile, opera che fa
funzionare le cose.
Non gli interessa la capacità produttiva della
macchina: gli interessa il modello organizzativo/modello di ordine che fa
funzionare una macchina!
Questo movimento di pittura che è il purismo coglie in
questo ordine della macchina la purezza. Alla ricerca di un'estetica della
civiltà della macchina. Esprime una coerenza con la civiltà macchinista.
Il suo obiettivo nella pittura è di fare
un'architettura che sia corrispondente alla civiltà della macchina.
[natura morta]
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1922 c'è il
salone d'autunno, esposizione a Parigi. Le Corbusier presenta due progetti.
Presenta:
Casa Citrohan di Le Corbusier, 1922
pianta: rettangolare (larghezza metà lunghezza), posto
su tre piani – muri portanti sono i muri in lunghezza – scala esterna – piano
superiore: studio, spazio a doppia altezza – piano terzo: terrazza-solaio
“la chiamo citrohan per non chiamarla citroen”
casa in serie con muri in cemento armato. Per essere
prodotta in serie. Vuole comparire l'estetica, risultato di una produzione
industriale. “Macchina per abitare” = pensata con la stessa logica con cui si
costruisce un'automobile. Gli interessa il processo che porta alla costruzione
dell'automobile.
È una macchina fortemente razionale. Ma deve anche
produrre emozioni.
Lo spazio a doppia altezza produce emozioni.
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Nel 1926 viene
poi esposta, modificata, all'esposizione a Stoccarda.
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Piano per una
città per 3 milioni di abitanti di Le Corbusier, 1922
città racchiusa in rettangolo (4x6km) – città compatta
l'obiettivo: 1) aumentare la densità abitativa
[opposto di Wright] 2) decongestionare il traffico: il traffico è ordinato
perchè è un macchina che funziona 3) accrescere il verde
ha una zona residenziale che fa da corona ad una
sezione centrale, amministrativa, con 24 grattacieli a croce di cui 8 nella
zona centrale centrale. I grattacieli sono pensati per essere alti 200m, 60
piani e possono ospitare fino a 50 mila persone. Grattacieli posti su pilotis
attorno ad una piastra che è anche l'aeroporto di una città. La strada di
passaggio passa sotto la piastra. Le Corbusier studia il funzionameno [a
differenza di Sant'Elia]
3 milioni di abitanti è la stessa dimensione di
Parigi: nuoca città della civiltà delle macchine
ha messo un obelisco che stride con la città
proiettata al futuro
la zona residenziale: è formata da mobili-villa con 2
forme: 1) rettangolare 2) a redan, a gradino, alla greca.
Un mobile villa: 5 piani, 120 appartamenti, sup. 15%
della superficie totale [superficie coperta è ridotta, più verde] – alloggi con
la pianta a L che sono alloggi duplex, evoluzione della casa citrohan
Pensiero ampio che parte dall'alloggio e va finire
alla città.
La proposta di Le Corbusier è veramente
pianificatrice. Dirà che tutti gli uomini hanno gli stessi bisogni! I suoi
standard partono da questo principio.
C'è un modello preciso che sta dietro alla Casa
Citrohan e al progetto dell'Esprit Nouveau: la Certosa di Ema visitata
nel 1907.
[Celle di monaci hanno delle piante a L messe tutte
attorno allo spazio comune.]
“ho 19 anni. La Certosa di Ema lascia vedere le
feritoie. [..] che si aprono su orizzonti lontani. C'è una cella vera che parla
con la corte collettiva”
gli interessa l'intimità dello spazio. Cortile interno
– spazio a doppia altezza
pubblicazione di “Vers une architecture” -
influenza il razionalismo italiano
al padiglione dell'esprit nouveau: Plan Voisin
1927 esposizione del Weissenhof
casa che gli permette di chiarire i suoi cinque
punti dell'architettura che è coerente con la civiltà della macchina:
1)
i pilotis (pilastri)
2)
pianta libera (pongo le pareti dove mi pare – le pareti non hanno
funzione statica)
3)
tetto-giardino (la casa va a recuperare quel pezzo di terreno che
porto via andando a costruire)
4)
facciata
libera (sposto il pilastro per
trattare il prospetto come voglio)
5)
finestra in
lunghezza
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Ville Savoye a
Poissy di Le Corbusier, 1929
sorge vicino a Parigi in una zona di campagna. Posta
su pilotis (“era alta il terreno era umido, dovevo alzare la casa”)
pianta: chiusa da un lato e aperta su tre lati dove
compaiono i pilotis – elemento semicircolare che diventa di grande chiarezza:
il suo raggio di curvatura è dato dal raggio di curvatura dell'automobile che
deve percorrere questo spazio. [legame automobile-casa]
interno: ci sono due modi per salire al piano
superiore: casa e rampa che è il percorso principale. La rampa è una
passeggiata architettonica. Percorrere la rampa dà delle emozioni. Vediamo l'edificio
da altezza inusuali. Problema della circolazione del pedone.
Le Corbusier la stanza principale verso nord: aspetto
contraddittorio. Perchè quello è l'ambiente esterno più bello – supplisce a
questo creando una grande vetrata e una terrazza.
C'è lo spazio interno della Certosa di Ema.
Attraverso la rampa si sale all'ultimo piano che
contiene il solaio.
Le finestre sono tutte uguali – finestre in lunghezza:
entra in contraddizione con “la pianta è l'elemento generatore”, quanto aveva
detto in precedenza
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1928 a Mosca
concorso per la sede della società delle cooperative sovietiche
Centrosoyuz a Mosca di Le Corbusier, 1928
gli architetti sovietici lo sostengono – vince il
concorso
è un edificio che ospita 2500 impiegati e deve
accogliere un club con palestra, teatro, auditorium..
3 parallelepipedi che ospitano gli uffici – formano un
ambiente semichiuso dove sorge una piazza
collegamento volumi e funzioni
il problema principale: circolazione!
Abbiamo 2500 persone che arrivano e vanno via tutti
assieme. Bisogna dare ordine a questa massa creando una massa che funzioni.
Porre l'edificio su pilastri per fare circolare la gente.
3 grandi ingressi enormi – rampe che portano a piani
superiori
piazza interna dove c'è la raccolta del vestiario
parallelepipedi con piante completamente libere
problema: circolazione dell'aria – problemi
dell'escursione termica (80° di escursione)
pensa di creare delle intercapedini nelle pareti di
vetro e pareti di tufo e far circolare nelle pareti aria calda di inverno e fredda
in estate. = officina dell'aria esatta
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Padiglione
svizzero della città universitaria di Parigi di Le Corbusier, 1930-1933
residenza per studenti – edificio a carattere
collettivo
approccio simile all'approccio soyuz
parallelepipedo di 5 piani (45x8) + corpo più basso +
corpo scala
parallelepipedo posto su pilotis + corpo più basso ha
un piano – grande hall – scala che distribuisce le residenze per studenti (6x3)
– refettorio che diventa biblioteca – cucina – studio del direttore – alloggio
del guardiano
verso sud: grande parete vetrata
tema di questo progetto: residenza collettiva (come
fatto a Mosca)
sarà alla base dell'unità di abitazione di Marsiglia
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Mosca 1930 viene
chiamato a dare indicazioni urbanistiche sul futuro della città di Mosca.
Ville Radieuse di Le Corbusier, 1930
Rivede la sua idea di città: la città radiosa. = il
perfezionamento della città da tre milioni di abitanti.
Differenze: compaiono grattacieli che però vengono
spostati alla periferia, non più al centro, al centro i grandi edifici
collettivi, la residenza quasi invariata, fascia di verde che separa la zona
del lavoro che è divisa tra zona artigianale, industria pesante, linea
ferroviaria
viene presentato a Bruxelles al centro CIAM (congressi
internazionali di architettura moderna)
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1929 Le Corbusier
è stato in Sudamerica
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Studio
urbanistico per Montevideo, San Paulo e Rio de Janeiro di Le Corbusier, 1929
fa degli schizzi per delle città: disegna strada che
diventa edificio e entra nell'Havana. Strada che diventa abitazione.
A San Paulo: due assi cartesiani che tagliano in due
la città e sotto struttura che diventa abitazione
A Rio de Janeiro: le strade tengono conto
dell'orografia, si modellano rispetto al territorio
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1930 ritorna
dall'America e viene invitato ad Algeri, colonia francese per
fare delle case per “La Marina”, città ottocentesca. [nella zona più in alto
c'è la “Casba”, la città araba]
Piano Obus per Algeri di Le Corbusier, 1930
fa un suo progetto che si compone di tre parti: 1)
zona della marina, 2) mobili-villa 3) viadotto che contiene le abitazioni
Salvaguarda l'unico vero importante monumento: salva
la Casba, la città antica. C'è un rapporto molto stretto tra cellula e strada
grande edificio, Forte Imperatore, collegato con
un'autostrada. Dentro abitazioni per 220mila persone.
C'è anche il viadotto che tocca l'altezza di 100m,
larga 26m; sotto abbiamo le abitazioni
Plan Obus (= piano proiettile)
per quanto riguarda lo striscione lascia libertà:
stile che vuole
prospetti mobili-villa che diventano curvi: comincia ad
essere attento al territorio
questo progetto verrà portato avanti fino ai primi
anni '40. L.C. abbandona il grande grattacielo, fa un altro grattacielo con
l'architetto italiano Fiorini (soluzione b)
–
1935 L.C. va
negli Stati Uniti
vuole pubblicare il testo sulla città radiosa in
inglese
vuole far conoscere le sue idee
lui è sempre attentissimo alla sua immagini. Si
presenta con la conferenza a NY: “Perchè i grattacieli americani sono troppo
piccoli”
mostra una foto con mezza manhattan (caotica) e la città
da tre milioni di abitanti (ordinata)
lui vuole incontrare Rockfeller per farsi finanziare –
ma le cose non andranno bene
fa grattacielo a forma di Y che sostituisce il
grattacielo a croce
–
va a Chicago dove
vuole vedere Wright – non lo vuole incontrare per la distanza di visione
tra i due
–
scrive “Quando le
cattedrali erano bianche. Un viaggio nel paese dei timidi”
parla del periodo gotico – gli Stati Uniti non sono
capaci di costruire le loro cattedrali.
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