lunedì 2 settembre 2013

Storia dell'architettura Contemporanea - lezione 13: Le Corbusier

Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 13: Le Corbusier

         Casa Domino di Le Corbusier, 1914
         Piano per una città per 3 milioni di abitanti di Le Corbusier, 1922
         Casa Citrohan di Le Corbusier, 1922
         Ville Savoye a Poissy di Le Corbusier, 1929
         Centrosoyuz a Mosca di Le Corbusier, 1928
         Padiglione svizzero della città universitaria di Parigi di Le Corbusier, 1930-1933
         Studio urbanistico per Montevideo, San Paulo e Rio de Janeiro di Le Corbusier, 1929
         Ville Radieuse di Le Corbusier, 1930
         Piano Obus per Algeri di Le Corbusier, 1930
         Chaux-de-Fonds
         Ozenfant


Le Corbusier è il personaggio che più influenza l'architettura del '900.
Ha un'attività come architetto e anche come pubblicista.
Vita:
Le Corbusier nasce in Svizzera, a Chaux-de-Fonds. Il suo primo importante episodio formativo è un viaggio che fa in Italia, in Toscana dove visita Pisa, Venezia, Ravenna – va a Vienna dove incontra Hoffman e va a Budapest.
1908 va a Parigi da Perret a lavorare. Verrà a conoscenza delle tecniche del cemento armato.
1910 fa un secondo viaggio in Germania – visita Hellerau di Tessenov e va a lavorare a Berlino nello studio di Peter Behrens con Gropius e Mies van de Rohe.
Il rapporto tra Le Corbusier e Behrens non è umano
1911 inizia da Vienna, va Budapest poi Instanbul (schizzo di Chiesa santa Sofia), verso la Grecia (acropoli e il Partenone). Il Partenone fu la più grande emozione della sua vita. È il tempio dei tempi. È il prodotto della selezione fra tanti tempi. È un'opera viva ed è un'opera che mette ordine nel pensiero.
Lo colpisce l'acropoli: l'apparente disordine. Il Partenone appare perchè è proprio asimmetrico, non è al centro [legame con Sitte].
Il Partenone è un'opera fortemente razionale, precisa nei dettagli. “è un'opera meccanicamente precisa nei dettagli”.
Risale. Si ferma a Pompei, a Napoli. A Roma è colpito da Villa Adriana. Firenze (campo dei miracoli).
{Il campo dei miracoli, il Partenone, Villa Adriana}
         1914 primo disegno: Casa Domino di Le Corbusier, 1914
schema in cemento armato con pilastri in c.a. - solaio – scala
vuole fare una struttura che permetta la massima indipendenza funzionale, qualcosa che gli permetta di ospitare qualsiasi funzione. Può essere assemblato come il domino.
Semplicità e sintesi.
1917 si trasferisce per sempre a Parigi.
1918 con Ozenfant pubblica il manifesto del purismo. Manifesto per il ritorno all'ordine.
È alla ricerca di un'arte che sia il mondo della macchina. È il simbolo del mondo moderno. Non automobile, opera che fa funzionare le cose.
Non gli interessa la capacità produttiva della macchina: gli interessa il modello organizzativo/modello di ordine che fa funzionare una macchina!
Questo movimento di pittura che è il purismo coglie in questo ordine della macchina la purezza. Alla ricerca di un'estetica della civiltà della macchina. Esprime una coerenza con la civiltà macchinista.
Il suo obiettivo nella pittura è di fare un'architettura che sia corrispondente alla civiltà della macchina.
[natura morta]
         1922 c'è il salone d'autunno, esposizione a Parigi. Le Corbusier presenta due progetti. Presenta:
Casa Citrohan di Le Corbusier, 1922
pianta: rettangolare (larghezza metà lunghezza), posto su tre piani – muri portanti sono i muri in lunghezza – scala esterna – piano superiore: studio, spazio a doppia altezza – piano terzo: terrazza-solaio
“la chiamo citrohan per non chiamarla citroen”
casa in serie con muri in cemento armato. Per essere prodotta in serie. Vuole comparire l'estetica, risultato di una produzione industriale. “Macchina per abitare” = pensata con la stessa logica con cui si costruisce un'automobile. Gli interessa il processo che porta alla costruzione dell'automobile.
È una macchina fortemente razionale. Ma deve anche produrre emozioni.
Lo spazio a doppia altezza produce emozioni.
         Nel 1926 viene poi esposta, modificata, all'esposizione a Stoccarda.
         Piano per una città per 3 milioni di abitanti di Le Corbusier, 1922
città racchiusa in rettangolo (4x6km) – città compatta
l'obiettivo: 1) aumentare la densità abitativa [opposto di Wright] 2) decongestionare il traffico: il traffico è ordinato perchè è un macchina che funziona 3) accrescere il verde
ha una zona residenziale che fa da corona ad una sezione centrale, amministrativa, con 24 grattacieli a croce di cui 8 nella zona centrale centrale. I grattacieli sono pensati per essere alti 200m, 60 piani e possono ospitare fino a 50 mila persone. Grattacieli posti su pilotis attorno ad una piastra che è anche l'aeroporto di una città. La strada di passaggio passa sotto la piastra. Le Corbusier studia il funzionameno [a differenza di Sant'Elia]
3 milioni di abitanti è la stessa dimensione di Parigi: nuoca città della civiltà delle macchine
ha messo un obelisco che stride con la città proiettata al futuro
la zona residenziale: è formata da mobili-villa con 2 forme: 1) rettangolare 2) a redan, a gradino, alla greca.
Un mobile villa: 5 piani, 120 appartamenti, sup. 15% della superficie totale [superficie coperta è ridotta, più verde] – alloggi con la pianta a L che sono alloggi duplex, evoluzione della casa citrohan
Pensiero ampio che parte dall'alloggio e va finire alla città.
La proposta di Le Corbusier è veramente pianificatrice. Dirà che tutti gli uomini hanno gli stessi bisogni! I suoi standard partono da questo principio.

C'è un modello preciso che sta dietro alla Casa Citrohan e al progetto dell'Esprit Nouveau: la Certosa di Ema visitata nel 1907.
[Celle di monaci hanno delle piante a L messe tutte attorno allo spazio comune.]
“ho 19 anni. La Certosa di Ema lascia vedere le feritoie. [..] che si aprono su orizzonti lontani. C'è una cella vera che parla con la corte collettiva”
gli interessa l'intimità dello spazio. Cortile interno – spazio a doppia altezza

pubblicazione di “Vers une architecture” - influenza il razionalismo italiano
al padiglione dell'esprit nouveau: Plan Voisin

1927 esposizione del Weissenhof
casa che gli permette di chiarire i suoi cinque punti dell'architettura che è coerente con la civiltà della macchina:
1)      i pilotis  (pilastri)
2)      pianta libera (pongo le pareti dove mi pare – le pareti non hanno funzione statica)
3)      tetto-giardino (la casa va a recuperare quel pezzo di terreno che porto via andando a costruire)
4)      facciata libera (sposto il pilastro per trattare il prospetto come voglio)
5)      finestra in lunghezza

         Ville Savoye a Poissy di Le Corbusier, 1929
sorge vicino a Parigi in una zona di campagna. Posta su pilotis (“era alta il terreno era umido, dovevo alzare la casa”)
pianta: chiusa da un lato e aperta su tre lati dove compaiono i pilotis – elemento semicircolare che diventa di grande chiarezza: il suo raggio di curvatura è dato dal raggio di curvatura dell'automobile che deve percorrere questo spazio. [legame automobile-casa]
interno: ci sono due modi per salire al piano superiore: casa e rampa che è il percorso principale. La rampa è una passeggiata architettonica. Percorrere la rampa dà delle emozioni. Vediamo l'edificio da altezza inusuali. Problema della circolazione del pedone.
Le Corbusier la stanza principale verso nord: aspetto contraddittorio. Perchè quello è l'ambiente esterno più bello – supplisce a questo creando una grande vetrata e una terrazza.
C'è lo spazio interno della Certosa di Ema.
Attraverso la rampa si sale all'ultimo piano che contiene il solaio.
Le finestre sono tutte uguali – finestre in lunghezza: entra in contraddizione con “la pianta è l'elemento generatore”, quanto aveva detto in precedenza
         1928 a Mosca concorso per la sede della società delle cooperative  sovietiche
Centrosoyuz a Mosca di Le Corbusier, 1928
gli architetti sovietici lo sostengono – vince il concorso
è un edificio che ospita 2500 impiegati e deve accogliere un club con palestra, teatro, auditorium..
3 parallelepipedi che ospitano gli uffici – formano un ambiente semichiuso dove sorge una piazza
collegamento volumi e funzioni
il problema principale: circolazione!
Abbiamo 2500 persone che arrivano e vanno via tutti assieme. Bisogna dare ordine a questa massa creando una massa che funzioni. Porre l'edificio su pilastri per fare circolare la gente.
3 grandi ingressi enormi – rampe che portano a piani superiori
piazza interna dove c'è la raccolta del vestiario
parallelepipedi con piante completamente libere
problema: circolazione dell'aria – problemi dell'escursione termica (80° di escursione)
pensa di creare delle intercapedini nelle pareti di vetro e pareti di tufo e far circolare nelle pareti aria calda di inverno e fredda in estate. = officina dell'aria esatta
         Padiglione svizzero della città universitaria di Parigi di Le Corbusier, 1930-1933
residenza per studenti – edificio a carattere collettivo
approccio simile all'approccio soyuz
parallelepipedo di 5 piani (45x8) + corpo più basso + corpo scala
parallelepipedo posto su pilotis + corpo più basso ha un piano – grande hall – scala che distribuisce le residenze per studenti (6x3) – refettorio che diventa biblioteca – cucina – studio del direttore – alloggio del guardiano 
verso sud: grande parete vetrata
tema di questo progetto: residenza collettiva (come fatto a Mosca)
sarà alla base dell'unità di abitazione di Marsiglia
         Mosca 1930 viene chiamato a dare indicazioni urbanistiche sul futuro della città di Mosca.
Ville Radieuse di Le Corbusier, 1930
Rivede la sua idea di città: la città radiosa. = il perfezionamento della città da tre milioni di abitanti.
Differenze: compaiono grattacieli che però vengono spostati alla periferia, non più al centro, al centro i grandi edifici collettivi, la residenza quasi invariata, fascia di verde che separa la zona del lavoro che è divisa tra zona artigianale, industria pesante, linea ferroviaria
viene presentato a Bruxelles al centro CIAM (congressi internazionali di architettura moderna)
         1929 Le Corbusier è stato in Sudamerica
         Studio urbanistico per Montevideo, San Paulo e Rio de Janeiro di Le Corbusier, 1929
fa degli schizzi per delle città: disegna strada che diventa edificio e entra nell'Havana. Strada che diventa abitazione.
A San Paulo: due assi cartesiani che tagliano in due la città e sotto struttura che diventa abitazione
A Rio de Janeiro: le strade tengono conto dell'orografia, si modellano rispetto al territorio
         1930 ritorna dall'America e viene invitato ad Algeri, colonia francese per fare delle case per “La Marina”, città ottocentesca. [nella zona più in alto c'è la “Casba”, la città araba]
Piano Obus per Algeri di Le Corbusier, 1930
fa un suo progetto che si compone di tre parti: 1) zona della marina, 2) mobili-villa 3) viadotto che contiene le abitazioni
Salvaguarda l'unico vero importante monumento: salva la Casba, la città antica. C'è un rapporto molto stretto tra cellula e strada
grande edificio, Forte Imperatore, collegato con un'autostrada. Dentro abitazioni per 220mila persone.
C'è anche il viadotto che tocca l'altezza di 100m, larga 26m; sotto abbiamo le abitazioni
Plan Obus (= piano proiettile)
per quanto riguarda lo striscione lascia libertà: stile che vuole
prospetti mobili-villa che diventano curvi: comincia ad essere attento al territorio
questo progetto verrà portato avanti fino ai primi anni '40. L.C. abbandona il grande grattacielo, fa un altro grattacielo con l'architetto italiano Fiorini (soluzione b)
         1935 L.C. va negli Stati Uniti
vuole pubblicare il testo sulla città radiosa in inglese
vuole far conoscere le sue idee
lui è sempre attentissimo alla sua immagini. Si presenta con la conferenza a NY: “Perchè i grattacieli americani sono troppo piccoli”
mostra una foto con mezza manhattan (caotica) e la città da tre milioni di abitanti (ordinata)
lui vuole incontrare Rockfeller per farsi finanziare – ma le cose non andranno bene
fa grattacielo a forma di Y che sostituisce il grattacielo a croce
         va a Chicago dove vuole vedere Wright – non lo vuole incontrare per la distanza di visione tra i due
         scrive “Quando le cattedrali erano bianche. Un viaggio nel paese dei timidi”
parla del periodo gotico – gli Stati Uniti non sono capaci di costruire le loro cattedrali. 


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