lunedì 2 settembre 2013

Storia dell'architettura Contemporanea - lezione 12: architetture dei luoghi di esposizione

Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 12: architetture dei luoghi di esposizione

         Fabbrica delle turbine AEG a Berlino di Behrens, 1908
         Padiglione del Werkbund all'esposizione di Colonia di Gropius, 1914
         Padiglione di vetro a Colonia di Bruno Taut, 1914
         Padiglione dell'Esprit Nouveau all'esposizione di Parigi di Le Corbusier, 1925
         Plan Voisin per Parigi di Le Corbusier, 1925
         Padiglione dell'Urss all'esposizione di Parigi di Melnikov, 1925
         Padiglione de La Samaritaine all'esposizione di Parigi di Perret, 1925
         Casa elettrica alla IV triennale di Monza di Gruppo 7, 1930
         Casa delle vacanze alla IV triennale di Monza di Ponti, 1930
         Casa del sabato degli sposi alla V triennale di Milano del BBPR, 1933
         Casa struttura d'acciaio alla V triennale di Milano di Albini e Pagano, 1933
         Villa studio alla V triennale di Milano di Figini e Pollini, 1933
         Muthesius, Laugier, Persico, Bontempelli
         Werkbund


Alle esposizioni si cercano i linguaggi nuovi della modernità
         1914 a Colonia
         1925 a Parigi
         1933 a Milano

problema: crisi dell'oggetto artistico prodotto in serie ha una qualità artistica scadente.
La cultura che ha prodotto la macchina è minore alla qualità artistica applicata agli oggetti.
La produzione industriale produce a basso costo – evita il prodotto artigianale escluso ormai dal mercato
in Germania e in Gran Bretagna si cerca di dare una risposta
         1907 associazione del Werkbund raccoglie esponenti del mondo dell'industria, della pittura, dell'artigianato (Hoffman, Olbrich, P. Behrens, Taut, van de Rohe)
cerca di dare una risposta all'afasia tra meccanizzazione e cultura artistica
al suo interno ci sono 3 posizioni differenti:
1) coloro che spingono verso uno sviluppo dell'artigianato per la società tedesca
2) la bellezza è l'uso logico di nuovi materiali (funzionalista) – abbandono della cultura artigianale
3) chiede all'artista di farsi mediatore tra invenzione e produzione industriale
quest'ultima è la posizione maggioritaria
presidente Muthesius
obiettivo dell'associazione: maggiore qualità artistica però questo ha ampie ricadute. Si produce un miglioramento della cultura del paese.
L'oggetto più bello è quello che eleva il gusto di una nazione.
Compito: migliorare la cultura di una nazione

il miglior interprete è Peter Behrens.
Vita: nasce nel 1868 in Germania – è legato all'AEG che gli affida incarichi

         Fabbrica delle turbine AEG a Berlino di Behrens, 1908
per la produzione di turbine per far funzionare le centrali idroelettriche
richiesta: creare un carroponte (gru)
lungo: 200m – larghezza: 26m
aspetto costruttivo: struttura in ferro che va a comporre l'arco + incastro in alto di elementi di ferro
la struttura presenta due cerniere (= impedisce due movimenti): 1) alla base 2) in cima
sistema ad arco asimmetrico
prospetto: non racconta nulla dell'asimmetria interna, la nega. È fortemente geometrico.
La parte superiore richiama il frontone classico polilobato – grande finestra vetrata
questo frontone è sostenuto da piloni laterali leggermente inclinati suddivisi da elementi in ferro che sono enormi conci. Non hanno funzione statica
la funzione statica invece è data dai pilastri sul fianco dalle cerniere
B. mira a dare forma a questa fabbrica, a trovare una forma architettonica ad oggetto della tecnica. Questo luogo è una sorta di tempio, un tempio del lavoro. - dare valore all'oggetto.
Per B. la tecnica in sé non è cultura. Essa viene trasformata in cultura attraverso l'arte.
Il prodotto industriale non può essere solo dettata dalla tecnica. Bisogna aggiungere arte e invenzione.
         Lo stesso atteggiamento per le lampade AEG:
-lampada con degli elementi decorativi [B. critica dicendo che c'è “ornamentazione gratuita”]
-lampada disegnata da ingegneri AEG: la forma dipende dal procedimento costruttivo – è disegnata rispetto alla funzione [Behrens critica dicendo che c'è “solo tecnica ingegneristica legata alla funzione”]
-disegnata da Behrens: dà elemento di curvatura – aggiunta di qualcosa di artistico

1914 Esposizione di Colonia
         Padiglione del Werkbund all'esposizione di Colonia di Gropius, 1914
la sala delle macchine come grande capannone ferroviario
edificio con elementi verticali – ingresso innestato
scale in un elemento cilindrico
prospetto: frontone simmetrico
struttura in ferro che sostiene – B. la nasconde a fa una fascia più ampia: dà forma al frontone
non c'è rigore tra elemento formale e struttura
         Padiglione di vetro a Colonia di Bruno Taut, 1914
[concorso per il Chicago Tribune]
la sua posizione nel Werkbund fanno riferimento alla prima tesi (per l'artigianato)
è un oggetto che viene progettato con perizia artigianale
pianta circolare, cupola in vetro colorato (“il vetro colorato elimina l'odio”)

Esposizione 1925 Parigi
          Padiglione dell'Esprit Nouveau all'esposizione di Parigi di Le Corbusier, 1925
il padiglione è composto da due parti: 1) alloggio in scala 1:1 2) elemento a pianta circolare in cui L. espone disegni che fanno vedere questo alloggio in scala urbana
- 1) alloggio che va a ritagliare una corte interna – spazi a doppia altezza come casa citrohan – duplex largo 5m – struttura metallica – pareti di tamponamento di paglia essiccata e spruzzata di cemento
grande vetrata del soggiorno che ritaglia tutta la parete – produce emozioni anche per oggetti industriali
cortile interno: rapporto casa-natura
- 2) applicazione alloggio a scala sempre maggiore – blocchi= mobili villa di dimensione diverse fino a 400m di lunghezza – vanno a comporre una nave con le sue cabine (nave= modello)
mobili villa – rettangolari e su gradini/alla greca/a redàn
         Plan Voisin per Parigi di Le Corbusier, 1925
città per tre milioni di abitanti = dimensione demografica di Parigi
città compatta in un rettangolo – la parte centrale: 24 grattacieli a 60 piani a 200m
città “Altra parigi”
L. prende la città e la inserisce nella Parigi per attività terziaria
a nome di un tizio nel settore dell'automobile che gli dà dei contributi
“L'automobile ha ucciso la città vecchia e dovrà salvare la nuova” - le Corbusier vuole fare tabula rasa (non come Giovannoni e Sitte)
         Padiglione dell'Urss all'esposizione di Parigi di Melnikov, 1925
richiama molto interesse perchè nel 1917 c'è la rivoluzione di ottobre = cambiamento
immagine della cultura architettonica dell'URSS che arriva anche in architettura
in legno e in vetro – arco reinterpretato simbolo del comunismo
colonna reinterpretata – pianta: rettangolare – trasgressione e rottura= novità
scala tagliata in diagonale e sale sghembe
la sua idea è quella di coinvolgere lo spettatore – trave rossa che riflette sul vetro e fa si che “lo spettatore che passava lì diventava rosso”
+ monumento di Takling della Terza Internazionale
attraverso l'architettura = pressione psicologica (comunismo, nazismo)
         Padiglione de La Samaritaine all'esposizione di Parigi di Perret, 1925
architettura del cemento armato
colloca il padiglione su uno stilobate molto alto e marcato
disegna un sistema trilitico
i due piedritti sono di legno lasciati rustici, neppure levigati
sostengono un elemento orizzontale = trave in cemento armato
“Non mi interessa l'uso dei materiali” vuole portare a far vedere dell'architettura “una capanna, un rifugio”
interpreta la capanna in quel padiglione

Esposizione a Monza – la IV triennale
         Casa elettrica alla IV triennale di Monza di Gruppo 7, 1930
vuole offrire tutto il comfort della vita moderna
sponsorizza l'Edison: in essa, circondata dal verde, ci sono gli elettrodomestici
finestra principale della zona giorno: come una serra
         Casa delle vacanze alla IV triennale di Monza di Ponti, 1930 [nel direttorio della Triennale]
per lui la casa è una cosa centrale dell'architettura [rivista: “Domus”]
è al centro del processo di rinnovamento della società di cui il perno è la famiglia
modernizzazione che provoca la crisi del gusto
Ponti dà una risposta: rinnova la casa quindi la famiglia
la casa = la casa all'italiana (nel primo numero di domus)
la casa non è una macchina per abitare
-intonaco rosso
-casa all'italiana: richiama la tradizione

V triennale a Milano (dal '33)
         finito il palazzo della Triennale di Muzio
         '33 Ponti è direttore della triennale, propone di progettare delle case –
- il modello è quello del Weissenhof con delle 1) case vengono demolite a differenza del Weissenhof
2) l'idea di Ponti ha un profilo alto: “dobbiamo fare delle case che sono espressione della civiltà di oggi”

         Casa del sabato degli sposi alla V triennale di Milano del BBPR, 1933
(di Banfi, Belgioioso, Peressutti, Rogers)
l'elemento più forte = tetto circolare che fuoriesce dall'abitazione
estremamente elitario
[villa studio per l'artista sul lago di Terragni]
         Casa struttura d'acciaio alla V triennale di Milano di Albini e Pagano, 1933
casa a struttura d'acciaio
ha lasciato a vista la parte inferiore perchè vuole mostrare la razionalità costruttiva, la sincerità, l'onesta dell'architettura – visione morale dell'architettura
         Villa studio alla V triennale di Milano di Figini e Pollini, 1933
struttura d'acciaio
casa a un piano
pianta iscritta in un rettangolo aureo (particolari rapporti armonici tra il lato lungo e quello corto)
casa recintata chiusa vs l'esterno con spazo interni
pareti divisorie
casa chiusa con corti interne: casa mediterranea
viene presentata da F. e P. come “una casa che vuol segnare una svolta nell'architettura razionale”
svolta che deve andare verso la modernità

5/1933 esce la rivista “Quadrante” con due direttori non architetti: Piermaria Bardi e Massimo Bontempelli
         programma di architettura formato da Figini: affermazione di una tendenza italiana che riprende la mediterraneità

Edoardo Persico scrive un articolo sulla triennale:

“Per noi il razionalismo italiano è morto. In realtà esso non è nato da nessuna esigenza profonda [essa non ha i presupposti sociali ed economici imperanti, non ha presupposti sociali]. È nato da dilettantismi.”

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