Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 12: architetture dei luoghi di esposizione
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Fabbrica delle
turbine AEG a Berlino di Behrens, 1908
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Padiglione del
Werkbund all'esposizione di Colonia di Gropius, 1914
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Padiglione di
vetro a Colonia di Bruno Taut, 1914
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Padiglione
dell'Esprit Nouveau all'esposizione di Parigi di Le Corbusier, 1925
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Plan Voisin per
Parigi di Le Corbusier, 1925
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Padiglione
dell'Urss all'esposizione di Parigi di Melnikov, 1925
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Padiglione de La
Samaritaine all'esposizione di Parigi di Perret, 1925
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Casa elettrica
alla IV triennale di Monza di Gruppo 7, 1930
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Casa delle
vacanze alla IV triennale di Monza di Ponti, 1930
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Casa del sabato
degli sposi alla V triennale di Milano del BBPR, 1933
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Casa struttura
d'acciaio alla V triennale di Milano di Albini e Pagano, 1933
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Villa studio alla
V triennale di Milano di Figini e Pollini, 1933
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Muthesius,
Laugier, Persico, Bontempelli
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Werkbund
Alle esposizioni si cercano i linguaggi nuovi della
modernità
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1914 a Colonia
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1925 a Parigi
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1933 a Milano
problema: crisi dell'oggetto artistico prodotto in
serie ha una qualità artistica scadente.
La cultura che ha prodotto la macchina è minore alla
qualità artistica applicata agli oggetti.
La produzione industriale produce a basso costo –
evita il prodotto artigianale escluso ormai dal mercato
in Germania e in Gran Bretagna si cerca di dare una
risposta
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1907
associazione del Werkbund raccoglie
esponenti del mondo dell'industria, della pittura, dell'artigianato (Hoffman,
Olbrich, P. Behrens, Taut, van de Rohe)
cerca di dare una risposta all'afasia tra
meccanizzazione e cultura artistica
al suo interno ci sono 3 posizioni differenti:
1) coloro che spingono verso uno sviluppo
dell'artigianato per la società tedesca
2) la bellezza è l'uso logico di nuovi materiali
(funzionalista) – abbandono della cultura artigianale
3) chiede all'artista di farsi mediatore tra
invenzione e produzione industriale
quest'ultima è la posizione maggioritaria
presidente Muthesius
obiettivo dell'associazione: maggiore qualità
artistica però questo ha ampie ricadute. Si produce un miglioramento della
cultura del paese.
L'oggetto più bello è quello che eleva il gusto di una
nazione.
Compito: migliorare la cultura di una nazione
il miglior interprete è Peter Behrens.
Vita: nasce nel 1868 in Germania – è legato all'AEG
che gli affida incarichi
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Fabbrica delle
turbine AEG a Berlino di Behrens, 1908
per la produzione di turbine per far funzionare le
centrali idroelettriche
richiesta: creare un carroponte (gru)
lungo: 200m – larghezza: 26m
aspetto costruttivo: struttura in ferro che va a
comporre l'arco + incastro in alto di elementi di ferro
la struttura presenta due cerniere (= impedisce due
movimenti): 1) alla base 2) in cima
sistema ad arco asimmetrico
prospetto: non racconta nulla dell'asimmetria interna,
la nega. È fortemente geometrico.
La parte superiore richiama il frontone classico
polilobato – grande finestra vetrata
questo frontone è sostenuto da piloni laterali
leggermente inclinati suddivisi da elementi in ferro che sono enormi conci. Non
hanno funzione statica
la funzione statica invece è data dai pilastri sul
fianco dalle cerniere
B. mira a dare forma a questa fabbrica, a trovare una
forma architettonica ad oggetto della tecnica. Questo luogo è una sorta di
tempio, un tempio del lavoro. - dare valore all'oggetto.
Per B. la tecnica in sé non è cultura. Essa viene
trasformata in cultura attraverso l'arte.
Il prodotto industriale non può essere solo dettata
dalla tecnica. Bisogna aggiungere arte e invenzione.
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Lo stesso
atteggiamento per le lampade AEG:
-lampada con degli elementi decorativi [B. critica
dicendo che c'è “ornamentazione gratuita”]
-lampada disegnata da ingegneri AEG: la forma dipende
dal procedimento costruttivo – è disegnata rispetto alla funzione [Behrens
critica dicendo che c'è “solo tecnica ingegneristica legata alla funzione”]
-disegnata da Behrens: dà elemento di curvatura –
aggiunta di qualcosa di artistico
1914 Esposizione di Colonia
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Padiglione del
Werkbund all'esposizione di Colonia di Gropius, 1914
la sala delle macchine come grande capannone
ferroviario
edificio con elementi verticali – ingresso innestato
scale in un elemento cilindrico
prospetto: frontone simmetrico
struttura in ferro che sostiene – B. la nasconde a fa
una fascia più ampia: dà forma al frontone
non c'è rigore tra elemento formale e struttura
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Padiglione di
vetro a Colonia di Bruno Taut, 1914
[concorso per il Chicago Tribune]
la sua posizione nel Werkbund fanno riferimento alla
prima tesi (per l'artigianato)
è un oggetto che viene progettato con perizia
artigianale
pianta circolare, cupola in vetro colorato (“il vetro
colorato elimina l'odio”)
Esposizione 1925 Parigi
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Padiglione dell'Esprit Nouveau all'esposizione
di Parigi di Le Corbusier, 1925
il padiglione è composto da due parti: 1) alloggio in
scala 1:1 2) elemento a pianta circolare in cui L. espone disegni che fanno
vedere questo alloggio in scala urbana
- 1) alloggio che va a ritagliare una corte interna –
spazi a doppia altezza come casa citrohan – duplex largo 5m – struttura
metallica – pareti di tamponamento di paglia essiccata e spruzzata di cemento
grande vetrata del soggiorno che ritaglia tutta la
parete – produce emozioni anche per oggetti industriali
cortile interno: rapporto casa-natura
- 2) applicazione alloggio a scala sempre maggiore –
blocchi= mobili villa di dimensione diverse fino a 400m di lunghezza – vanno a
comporre una nave con le sue cabine (nave= modello)
mobili villa – rettangolari e su gradini/alla greca/a
redàn
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Plan Voisin
per Parigi di Le Corbusier, 1925
città per tre milioni di abitanti = dimensione
demografica di Parigi
città compatta in un rettangolo – la parte centrale:
24 grattacieli a 60 piani a 200m
città “Altra parigi”
L. prende la città e la inserisce nella Parigi per
attività terziaria
a nome di un tizio nel settore dell'automobile che gli
dà dei contributi
“L'automobile ha ucciso la città vecchia e dovrà
salvare la nuova” - le Corbusier vuole fare tabula rasa (non come Giovannoni e
Sitte)
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Padiglione
dell'Urss all'esposizione di Parigi di Melnikov, 1925
richiama molto interesse perchè nel 1917 c'è la
rivoluzione di ottobre = cambiamento
immagine della cultura architettonica dell'URSS che
arriva anche in architettura
in legno e in vetro – arco reinterpretato simbolo del
comunismo
colonna reinterpretata – pianta: rettangolare –
trasgressione e rottura= novità
scala tagliata in diagonale e sale sghembe
la sua idea è quella di coinvolgere lo spettatore –
trave rossa che riflette sul vetro e fa si che “lo spettatore che passava lì
diventava rosso”
+ monumento di Takling della Terza Internazionale
attraverso l'architettura = pressione psicologica
(comunismo, nazismo)
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Padiglione de
La Samaritaine all'esposizione di Parigi di Perret, 1925
architettura del cemento armato
colloca il padiglione su uno stilobate molto alto e
marcato
disegna un sistema trilitico
i due piedritti sono di legno lasciati rustici,
neppure levigati
sostengono un elemento orizzontale = trave in cemento
armato
“Non mi interessa l'uso dei materiali” vuole portare a
far vedere dell'architettura “una capanna, un rifugio”
interpreta la capanna in quel padiglione
Esposizione a Monza – la IV triennale
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Casa elettrica
alla IV triennale di Monza di Gruppo 7, 1930
vuole offrire tutto il comfort della vita moderna
sponsorizza l'Edison: in essa, circondata dal verde,
ci sono gli elettrodomestici
finestra principale della zona giorno: come una serra
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Casa delle
vacanze alla IV triennale di Monza di Ponti, 1930 [nel direttorio della Triennale]
per lui la casa è una cosa centrale dell'architettura
[rivista: “Domus”]
è al centro del processo di rinnovamento della società
di cui il perno è la famiglia
modernizzazione che provoca la crisi del gusto
Ponti dà una risposta: rinnova la casa quindi la
famiglia
la casa = la casa all'italiana (nel primo numero di
domus)
la casa non è una macchina per abitare
-intonaco rosso
-casa all'italiana: richiama la tradizione
V triennale a Milano (dal '33)
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finito il palazzo
della Triennale di Muzio
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'33 Ponti
è direttore della triennale, propone di progettare delle case –
- il modello è quello del Weissenhof con delle 1) case
vengono demolite a differenza del Weissenhof
2) l'idea di Ponti ha un profilo alto: “dobbiamo fare
delle case che sono espressione della civiltà di oggi”
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Casa del
sabato degli sposi alla V triennale di Milano del BBPR, 1933
(di Banfi, Belgioioso, Peressutti, Rogers)
l'elemento più forte = tetto circolare che fuoriesce
dall'abitazione
estremamente elitario
[villa studio per l'artista sul lago di Terragni]
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Casa struttura
d'acciaio alla V triennale di Milano di Albini e Pagano, 1933
casa a struttura d'acciaio
ha lasciato a vista la parte inferiore perchè vuole
mostrare la razionalità costruttiva, la sincerità, l'onesta dell'architettura –
visione morale dell'architettura
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Villa studio alla
V triennale di Milano di Figini e Pollini, 1933
struttura d'acciaio
casa a un piano
pianta iscritta in un rettangolo aureo (particolari
rapporti armonici tra il lato lungo e quello corto)
casa recintata chiusa vs l'esterno con spazo interni
pareti divisorie
casa chiusa con corti interne: casa mediterranea
viene presentata da F. e P. come “una casa che vuol
segnare una svolta nell'architettura razionale”
svolta che deve andare verso la modernità
5/1933 esce la rivista “Quadrante” con due
direttori non architetti: Piermaria Bardi e Massimo Bontempelli
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programma di
architettura formato da Figini: affermazione di una tendenza italiana che
riprende la mediterraneità
Edoardo Persico scrive un articolo sulla
triennale:
“Per noi il razionalismo italiano è morto. In realtà
esso non è nato da nessuna esigenza profonda [essa non ha i presupposti sociali
ed economici imperanti, non ha presupposti sociali]. È nato da dilettantismi.”
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