Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 6: Tessenov, Perret e Loos
1Accademia di danza a Hellerau di Tessenow 1910-12
2Casa in Rue Franklin 25 a Parigi di Perret 1903
3Garage in Rue Ponthieu a Parigi di Perret 1906
4Chiesa di Notre Dame a Le Raincy di Perret 1922
5Kàrtner Bar a Vienna di Loos 1908
6Casa in Michaelerplatz a Vienna di Loos 1910
7Casa Steiner a Vienna di Loos 1910
8Villa Moller a Vienna di Loos 1927
9Casa Mùller a Praga di Loos 1928
n.1 città giardino particolare, composta da una comunità di
artisti/artigiani. Sono città che si ripropongono di combattere l’attività
fondiaria. L architetto è Tessenow e l’edificio più importante è una scuola di
danza. La pianta è un quadrato all’ interno del quale vi è una croce latina,
quindi tipologia tradizionale. Altra caratteristica importante è che la navata
è la stanza principale. Il prospetto ha un elemento centrale, dominante che è
il frontone triangolare che è sorretto da una serie di pilastri, a fianco vi
son due corpi minori rispetto quello centrale. Il prospetto ha un chiaro
riferimento alla tradizione classica, si vede anche che mancano quegli
elementi, quegli stilemi che caratterizzano il linguaggio classico. Ha un
forte rimando alla tradizione ma non si rifà in toto allo stile classico, non
ha bisogno di aggiungere elementi ornamentali. Questo edificio è una sorta di
tempio della comunità, si rifà alla modernità eliminando ciò che si rifà al
linguaggio classico. A Hellerau vi sono anche una serie di abitazioni, sulle
quali Tessenow ragiona su quale sia la loro funzione, secondo lui la casa è la
base dei bisogni1, riflette sugli elementi essenziali che vanno a comporre la
casa: la porta per lui è il vano che permette alla persona di attraversare un
muro; gli squretti servono a riparare a dare un senso di sicurezza, il
pavimento serve per camminare. In queste case manca l’ elemento decorativo
classico. Cerca i caratteri essenziali che compongono una casa, vuole semplificare
il linguaggio.
n.2 Perret nato nel ’64 vive a Parigi, molto bravo a scuola
ma la abbandona per aiutare il padre nell’impresa edile(all’avanguardia
nell’uso del cemento armato); Le Corbusier andrà infatti a imparare da lui
l’uso del cemento armato in architettura. La casa in Rue Franklin 25 ha il
problema che la larghezza dell’edificio è molto ridotto(15m), ridotto per uno
spazio che usa la tipologia originale a C perché non riesce a stare nella
dimensione stabilita. Tiene il livello della strada e poi al primo piano, tiene
due elementi in aggetto simile alla bow window, arretra la parte centrale di 2m
e mezzo e collega con delle parete laterali il bow window centrale a quelle
aggettanti laterali. Perret all’interno crea una sorta di corte rivolta non
verso il giardino ma verso la via principale utilizzando il cemento armato che
gli permette un utilizzo molto più razionale della superficie che sostiene.
L’uso del cemento armato gli permette di avere maggiore spazio.
n.3 Perret progetta un garage, concetto nuovo. Usa il cemento
armato, ha una facciata tripartita che mostra il materiale di
costruzione,costruita con forti rapporti geometrici, ha una campata centrale
più grande. Al centro al piano superiore mette un rosone quadrato(riferimento
alle cattedrali gotiche), usa un motivo trilittico dei pilastri che sostengono
una trabeazione, elementi verticali e dritti che sostengono la trabeazione.
n.4 qui Perret sperimenta in maniera più disinvolta l’uso del
cemento armato. Il cemento armato ha delle qualità statiche notevoli e possono
portare nuove espressioni formali. Perret cerca un architettura del cemento
armato esaltandone le qualità statiche. Questa chiesa costruita su dei pilastri
sottili, snelli, a fianco a questi usa delle volte a botta, travi tutto in
cemento armato. Chiesa con una navata centrale e due laterali. Le vetrate
permetto alla luce di entrare all’ interno. Perret sceglie di tenere il
pilastro interno al muro visibile perché vuole distinguere un elemento di
sostegno(colonnina) e un elemento che ha solo funzione di chiusura(muro).
Questo rigore che cerca Perret in architettura è un architettura rigorosa
perché essa pesa e deve lottare contro la gravità(a differenza di Hoffman che
cerca di alleggerire).
Adolf Loos nasce 1870, personaggio molto complesso.
Intellettuale, e la sua posizione in architettura è molto critica. Importante
nella sua educazione è il viaggio negli USA a 23 anni. Va a Chicago e
visita l’esposizione di Wright, poi Loos va per un periodo a lavorare in uno studio
a New York e poi rientra in Austria a Vienna. In questo modo mette a confronto
la modernità degli Stati Uniti con quella di Vienna. Loos stringe amicizia con
Karl Klaus, essi hanno la concezione di essere dei Super-uomo=uber-Mensch(l
idea di essere superiori)
1908 esce l’articolo “ornamento e delitto” (nel quale parla
dell’evoluzione della città, l’ornamento è un delitto). Per Loos non bisogna
cercare alcuno stile, la nostra epoca non ha bisogno di alcun stile. La critica
di Loos investe l’arte e gli oggetti d’uso che vengono ornati. Dobbiamo dare
più un valore artistico che valore ornamentale, l oggetto ha il suo valore
nell’uso, la modernità si può raggiungere dando forma alle funzioni d’uso
dell’oggetto. N.5 ambiente piccolo con impianto rettangolare (è l’ opposto del
caffè viennese) il consumatore arriva consuma e se ne va, l’essenziale.
n.6 i committenti sono di una famosa sartoria di Vienna.
Questo progetto prevede dei filari di mattoni che vanno a progettare il
prospetto, poi modificato dalla commissione edilizia perché troppo poco
decorato. Loos intonaca l’edificio di bianco andando contro la commissione
edilizia, ma alla fine rimane così e ci aggiunge dei vasi di fiori. L’edificio
è diviso in due parti. Una parte inferiore divisa da quella superiore da un
cornicione. Sopra vi son 4 piani che presentano delle finestre e infine il
tetto. Nella parte basamentale c’è la sartoria mentre al di sopra la zona
residenziale. Nel retro dell’edificio Loos mostra tutto: i pilastri che
sostengono l’edificio, è sincero e schietto nel dire di come funziona
l’edificio; un tipo di composizione diverso dal prospetto principale, perché
c’è la necessità dell’architettura di confrontarsi in modo dignitoso con la
storia e la forma della città. L’edificio deve misurarsi con la città(infatti
dietro non serve), deve avere un decoro. La parte basamentale è complessa,
rivestita in marmo, ma nella parte principale colloca 4 colonne doriche prese
dal linguaggio classico. Questa colonne non hanno una funzione portante con un telaio
in cemento armato, vengono aggiunte dopo. Infatti le colonne non sono in asse e
vengono messe cm un confronto con la città storica. Per Loos con queste colonne
usa linguaggio classico, utilizza questo elemento come citazione.
n.7 il primo prospetto del retro è asimmetrico mentre l'altro
verso la città è molto più simmetrico.
n.8 sulla strada prospetto simmetrico mentre sul retro
scompare la simmetria, le finestre definiscono le stanze. Loos fa stanze
complesse col sistema del Raum Plan (cioè distribuisce le stanze su piani
diversi con livelli gerarchici diversi- razionalizza lo spazio, creando legami
visivi tra spazi con gerarchie diverse).
n.9 in questa casa Loos aumenta la capacità spaziale interna.
Il soggiorno è l’ambiente più grande, gli altri piani sono sfalsati e le
stanze hanno dimensioni diverse(àraum
plan). Loos lasciava al committente la libertà di arredare gli ambienti. Il
prospetto è lineare e semplice.
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