domenica 1 settembre 2013

Storia dell'architettura Contemporanea - lezione 6: Tessenov, Perret e Loos

Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 6: Tessenov, Perret e Loos

1Accademia di danza a Hellerau di Tessenow 1910-12
2Casa in Rue Franklin 25 a Parigi di Perret 1903
3Garage in Rue Ponthieu a Parigi di Perret 1906
4Chiesa di Notre Dame a Le Raincy di Perret 1922
5Kàrtner Bar a Vienna di Loos 1908
6Casa in Michaelerplatz a Vienna di Loos 1910
7Casa Steiner a Vienna di Loos 1910
8Villa Moller a Vienna di Loos 1927
9Casa Mùller a Praga di Loos 1928

n.1 città giardino particolare, composta da una comunità di artisti/artigiani. Sono città che si ripropongono di combattere l’attività fondiaria. L architetto è Tessenow e l’edificio più importante è una scuola di danza. La pianta è un quadrato all’ interno del quale vi è una croce latina, quindi tipologia tradizionale. Altra caratteristica importante è che la navata è la stanza principale. Il prospetto ha un elemento centrale, dominante che è il frontone triangolare che è sorretto da una serie di pilastri, a fianco vi son due corpi minori rispetto quello centrale. Il prospetto ha un chiaro riferimento alla tradizione classica, si vede anche che mancano quegli elementi, quegli stilemi che caratterizzano il linguaggio classico. Ha  un forte rimando alla tradizione ma non si rifà in toto allo stile classico, non ha bisogno di aggiungere elementi ornamentali. Questo edificio è una sorta di tempio della comunità, si rifà alla modernità eliminando ciò che si rifà al linguaggio classico. A Hellerau vi sono anche una serie di abitazioni, sulle quali Tessenow ragiona su quale sia la loro funzione, secondo lui la casa è la base dei bisogni1, riflette sugli elementi essenziali che vanno a comporre la casa: la porta per lui è il vano che permette alla persona di attraversare un muro; gli squretti servono a riparare a dare un senso di sicurezza, il pavimento serve per camminare. In queste case manca l’ elemento decorativo classico. Cerca i caratteri essenziali che compongono una casa, vuole semplificare il linguaggio.

n.2 Perret nato nel ’64 vive a Parigi, molto bravo a scuola ma la abbandona per aiutare il padre nell’impresa edile(all’avanguardia nell’uso del cemento armato); Le Corbusier andrà infatti a imparare da lui l’uso del cemento armato in architettura. La casa in Rue Franklin 25 ha il problema che la larghezza dell’edificio è molto ridotto(15m), ridotto per uno spazio che usa la tipologia originale a C perché non riesce a stare nella dimensione stabilita. Tiene il livello della strada e poi al primo piano, tiene due elementi in aggetto simile alla bow window, arretra la parte centrale di 2m e mezzo e collega con delle parete laterali il bow window centrale a quelle aggettanti laterali. Perret all’interno crea una sorta di corte rivolta non verso il giardino ma verso la via principale utilizzando il cemento armato che gli permette un utilizzo molto più razionale della superficie che sostiene. L’uso del cemento armato gli permette di avere maggiore spazio.
n.3 Perret progetta un garage, concetto nuovo. Usa il cemento armato, ha una facciata tripartita che mostra il materiale di costruzione,costruita con forti rapporti geometrici, ha una campata centrale più grande. Al centro al piano superiore mette un rosone quadrato(riferimento alle cattedrali gotiche), usa un motivo trilittico dei pilastri che sostengono una trabeazione, elementi verticali e dritti che sostengono la trabeazione.

n.4 qui Perret sperimenta in maniera più disinvolta l’uso del cemento armato. Il cemento armato ha delle qualità statiche notevoli e possono portare nuove espressioni formali. Perret cerca un architettura del cemento armato esaltandone le qualità statiche. Questa chiesa costruita su dei pilastri sottili, snelli, a fianco a questi usa delle volte a botta, travi tutto in cemento armato. Chiesa con una navata centrale e due laterali. Le vetrate permetto alla luce di entrare all’ interno. Perret sceglie di tenere il pilastro interno al muro visibile perché vuole distinguere un elemento di sostegno(colonnina) e un elemento che ha solo funzione di chiusura(muro). Questo rigore che cerca Perret in architettura è un architettura rigorosa perché essa pesa e deve lottare contro la gravità(a differenza di Hoffman che cerca di alleggerire).

Adolf Loos nasce 1870, personaggio molto complesso. Intellettuale, e la sua posizione in architettura è molto critica. Importante nella sua educazione è il viaggio negli USA a 23 anni.  Va a Chicago e visita l’esposizione di Wright, poi Loos va per un periodo a lavorare in uno studio a New York e poi rientra in Austria a Vienna. In questo modo mette a confronto la modernità degli Stati Uniti con quella di Vienna. Loos stringe amicizia con Karl Klaus, essi hanno la concezione di essere dei Super-uomo=uber-Mensch(l idea di essere superiori)
1908 esce l’articolo “ornamento e delitto” (nel quale parla dell’evoluzione della città, l’ornamento è un delitto). Per Loos non bisogna cercare alcuno stile, la nostra epoca non ha bisogno di alcun stile. La critica di Loos investe l’arte e gli oggetti d’uso che vengono ornati. Dobbiamo dare più un valore artistico che valore ornamentale, l oggetto ha il suo valore nell’uso, la modernità si può raggiungere dando forma alle funzioni d’uso dell’oggetto. N.5 ambiente piccolo con impianto rettangolare (è l’ opposto del caffè viennese) il consumatore arriva consuma e se ne va, l’essenziale.
n.6 i committenti sono di una famosa sartoria di Vienna. Questo progetto prevede dei filari di mattoni che vanno a progettare il prospetto, poi modificato dalla commissione edilizia perché troppo poco decorato. Loos intonaca l’edificio di bianco andando contro la commissione edilizia, ma alla fine rimane così e ci aggiunge dei vasi di fiori. L’edificio è diviso in due parti. Una parte inferiore divisa da quella superiore da un cornicione. Sopra vi son 4 piani che presentano delle finestre e infine il tetto. Nella parte basamentale c’è la sartoria mentre al di sopra la zona residenziale. Nel retro dell’edificio Loos mostra tutto: i pilastri che sostengono l’edificio, è sincero e schietto nel dire di come funziona l’edificio; un tipo di composizione diverso dal prospetto principale, perché c’è la necessità dell’architettura di confrontarsi in modo dignitoso con la storia e la forma della città. L’edificio deve misurarsi con la città(infatti dietro non serve), deve avere un decoro. La parte basamentale è complessa, rivestita in marmo, ma nella parte principale colloca 4 colonne doriche prese dal linguaggio classico. Questa colonne non hanno una funzione portante con un telaio in cemento armato, vengono aggiunte dopo. Infatti le colonne non sono in asse e vengono messe cm un confronto con la città storica. Per Loos con queste colonne usa linguaggio classico, utilizza questo elemento come citazione.
n.7 il primo prospetto del retro è asimmetrico mentre l'altro verso la città è molto più simmetrico.
n.8 sulla strada prospetto simmetrico mentre sul retro scompare la simmetria, le finestre definiscono le stanze. Loos fa stanze complesse col sistema del Raum Plan (cioè distribuisce le stanze su piani diversi con livelli gerarchici diversi- razionalizza lo spazio, creando legami visivi tra spazi con gerarchie diverse).

n.9 in questa casa Loos aumenta la capacità spaziale interna. Il soggiorno è l’ambiente più  grande, gli altri piani sono sfalsati e le stanze hanno dimensioni diverse(àraum plan). Loos lasciava al committente la libertà di arredare gli ambienti. Il prospetto è lineare e semplice.

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