lunedì 2 settembre 2013

Storia dell'architettura Contemporanea - lezione 11: Architettura razionale italiana e esperienza del Weissenhof del 1927

Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 11: Architettura razionale italiana e esperienza del Weissenhof del 1927

         Edificio per 24 appartamenti al Weissenhof di Stoccarda di Mies van der Rohe, 1927
         Casa Schroder a Utrect di Rietved, 1923
         Case a schiera a Hoek van Holland di Oud, 1924
         Case a schiera al Weissenhof di Stoccarda di Oud, 1927
         Case al Weissenhof di Stoccarda di Gropius, 1927
         Casa su pilotis al Weissenhof di Stoccarda di Le Corbusier, 1927
         Case a schiera al Weissenhof di Stoccarda di Stam, 1927
         Fabbrica Fiat Lingotto a Torino di Mattè Trucco, 1916
         Progetto per una torre pubblicitaria di Libera, 1927
         Progetto per un alberghetto di mezza montagna di Libera, 1928
         Progetto per una torre dei ristoranti di Ridolfi, 1928
         Progetto per una torre di fabbrica del gas a Como di Terragni, 1928
         Novocomum a Como di Terragni, 1927
         Club Zuev a Mosca di Golosov, 1927
         Casa del poeta di Sartoris, 1930

         Mondrian, Van Doesburg
         Gruppo 7: Castagnoli (sostituito da Libera), Figini, Frette, Larco, Pollini, Rava, Terragni


in Italia
nel campo della formazione del'architetto. Prima del 1919 c'erano due tipi di figure molto diverse per architetti: 1) architetto laureato nelle scuole politecniche (Milano, Torino, Roma) – c'erano pochissimi laureati: 20 in tutta Italia – buona conoscenze delle tecniche costruttive, ma carenti nel campo del disegno, nella composizione architettonica – Gio Ponti e Muzio 2) professore di disegno – si diplomano all'interno delle Accademia di Belle Arti – ce ne sono molti – deboli nel campo delle conoscenze matematiche, scientifiche, tecniche (non sanno calcolare il cemento armato), ma sono dotati nel disegno.
Nel 1919 si propone la scuola di Roma in cui si vuole integrare questo tipo di conoscenze: nuova scuola di architettura. Il programma è rimasto identico fino a 15 anni fa. Formazione di architetto integrale
Il personaggio importante è Gustavo Giovannoni, che poi diventerà il direttore della scuola.
G. riconosce che in Italia c'è una crisi dell'architettura; manca uno stile architettonico italiano. Il luogo principale per costruire questo stile: le scuole di architettura.
Nel 1926 scuola a Venezia – 1929 Torino e Napoli – 1930 Firenze – 1933 sezione di ingegneria si stacca e diventa architettura.
La scuola deve essere una sorta di laboratorio dove costruire uno stile italiano per un Italia che ha raggiunto l'unità.
L'architettura diventa l'espressione di una potenza della nazione. 
In questa scuola i due importanti principali sono Giovannoni e Piacentini. Hanno un grandissimo peso.

         tesi di laurea di Luigi Piccinato
si laurea nel 1923 – proposto un intervento nella piazza di Roma
si richiama all'architettura minore romana – architettura che si riallaccia al passato

che cosa viene insegnato in questa scuola?
Corso di tecniche delle costruzioni [schizzo di Libera]; insegnano ad applicare il cemento armato. Il modello su cui si lavora è il Pantheon, modello antico che fa da riferimento per l'utilizzo di tecniche nuove.
[è l'opposto che diceva Perret: il cemento armato mi porta a delle forme nuove]
A Roma vogliono educare i giovani.

Milano: sezione del politecnico (1926).
Si vuole formarli, ma senza timbro educativo. Si forma un gruppo di giovani: il gruppo 7 (i principali sono Terragni, Figini). Essi scrivono una serie di articoli su “Rassegna Italiana”. Al posto di Castagnoli entra Libera che sta studiando però a Roma.
Il gruppo deplora l'uso degli stili. “è nato uno spirito nuovo, la nuova architettura deve risultare da uno stretto collegamento della logica – il valore estetico deriva dal carattere di funzionalità”.
è nato uno spirito nuovo”= il gruppo sta guardando alla Francia e a Le Corbusier, che aveva scritto le stesse cose su “L'Esprit Nouveau” (lo spirito nuovo) che raccolti in un testo “Vers une Architecture”. Questo testo li aveva influenzati.
È nata un'architettura razionale contro gli stili (diverso da quello che veniva insegnato a Roma).

Le Corbusier scrive: “L'architettura non ha niente a che vedere con gli stili; la pianta è l'elemento generatore. I silos e le fabbriche sono i nostri modelli – la geometria è il linguaggio dell'uomo – una casa è una macchina per abitare – il piroscafo è la prima tappa di un mondo nuovo (= macchina per navigare), l'aeroplano è una macchina per volare” “Il Partenone è una macchina per creare emozioni” in campi differenti il Partenone e le auto sono prodotti di una selezione!

Il gruppo 7 parla di classicità. Che è una classicità che è fondata sulla geometria e sulle proporzioni. Non è una classicità ispirata al mondo classico, ma alle proporzioni. [per Muzio, elementi classici – Terragni basato su una proporzione - “classicità dello spirito e delle forme”]

26/11/1926 primo dei 4 articoli del gruppo 7. così viene invitato a partecipare a Stoccarda ad un'esposizione a cui partecipano i principali architetti moderni europei.
Tra i vari progetti c'è anche Sant'Elia.
1927 a Stoccarda – c'è un'associazione “Verbum” che chiama degli architetti e li incarica di costruire una casa moderna. Ma non è un'esposizione effimera, ma è un quartiere che deve rimanere per farci abitare le persone. Il coordinatore è Mies van de Rohe: complesso del Weissenhof.
Il piano urbanistico venne fatto da Mies. Viene fatto un piano eliocentrico.
Vi partecipano vari architetti di varie nazionalità, nati intorno agli ani '80. i parti degli architetti tedeschi fa parte del “Ring”, 1927, gruppo che vuole diffondere i principi dell'architettura moderna [Gropius..].

         Edificio per 24 appartamenti al Weissenhof di Stoccarda di Mies van der Rohe, 1927
che contiene 24 appartamenti. Si sviluppa su 3 piani.
Ha una struttura in acciaio, un corpo-scala che distribuisco non due appartamenti alla volta. Nella planimetria non ha disegnato la distribuzione interna perchè la pianta è libera. Può essere messa in tanti modi diversi.
Ogni appartamento ha la massima libertà distributiva interna; tutti diversi. La distribuzione può cambiare.
Prospetto semplice con finestre tutte uguali con un piccolo terrazzino.

Al Weissenhof partecipa anche Oud che appartiene al gruppo “Der Stil”.
Alla metà degli anni '10 in Olanda c'è Mondrian che vuole cercare una purezza del linguaggio. Vuole svincolare l'arte.
1915 “Oceano e Molo”: processo di astrazione – linguaggio puro ed essenziale.
1922 “Composizione nr.2” tela su quadrati e rettangoli – processo di astrazione maggiore. Lavora con i colori primari.
Il processo di astrazione viene preso da Van Dersburg: tridimensionalità. 1923 modellino: “Casa particolare” - processo di scomposizione del volume.
Rietved porta avanti il ragionamento di ricerca del linguaggio essenziale: Casa Schroder a Utrect di Rietved, 1923
piani che escono, asimmetria fortissima, non c'è un'asse principale. Casa innovativa.  
Al secondo piano: scala che arriva a atrio che distribuisce, varie stanze ecc. le pareti di legno pieghevoli che formano la casa sono state tolte – pianta libera
ricerca di una pianta che è libera e flessibile. 
In Olanda ci sono ottimi risultati.

Oud fa parte di “Der Stil”
         Case a schiera a Hoek van Holland di Oud, 1924
decomposizione dei volumi
due case a schiera per un villaggio di pescatori – edilizia residenziale per i non abbienti
ricerca plastica la cogliamo nelle soluzioni terminali semicilindriche che servono a chiudere l'edificio.
Lungo ballatoio che ha il vantaggio di dare unitarietà al complesso, che fa da fascia.
Pianta: due blocchi con terminazioni semicilindriche. - negozi
la ricerca tipologica dell'alloggio di queste case: le case hanno ingressi appaiati – sono simplex, cioè distribuite su un piano solo
         Case a schiera al Weissenhof di Stoccarda di Oud, 1927
5 case a schiera
forte gioco di volumi – ricerca distributivo: duplex (su due piani)
è il frammento di un'idea di città
il fronte strada è volumetricamente mosso

Le Corbusier presenta due case:
1)      “Casa Citrohan” dal nome della casa automobilistica perchè è una macchina per abitare
pensata per essere prodotto in serie – ha subito processi di selezione e raffinamento.
Casa con evoluzione rispetto al primo progetto del 1922
spazio a doppia altezza: secondo piano e solaio – produrre emozioni
terrazza giardino
distribuzione tipologica raffinata
2) Casa su pilotis al Weissenhof di Stoccarda di Le Corbusier, 1927
struttura in acciaio (Mies più rigoroso – Le Corbusier è più inventivo)
l'obiettivo è quello di razionalizzare al massimo lo spazio interno
la differenza tra zona giorno e zona notte sono i letti a scomparsa. -- si pensa a delle case che siano il più possibile economico.
[Ans Mike si chiede chi andrà mai ad abitare nelle case di Le Corbusier che tocca il massimo della razionalizzazione – riduce al minimo gli spazi]

         Case al Weissenhof di Stoccarda di Gropius, 1927
problema della casa prefabbricata che deve essere fatta in serie il cui processo edilizio deve essere razionalizzato al massimo
scheletro in acciaio
pareti di tamponamento in sughero – quasi tutto viene montato a secco fuorchè la piattaforma di base
pianta: maglia quadrata
abbassare i costi del processo produttivo – dare molta meno importante all'aspetto estetico e formale
G. non si pone il problema di fare una casa che produca emozioni.

“case” di Peter Berens
uno dei complessi più grossi nel Weissenhoff
fare dei complessi residenziali sovrapposti: il tetto dell'uno è la terrazza di quello sopra.

         Case a schiera al Weissenhof di Stoccarda di Stam, 1927
prospetto: essenziale e semplicità – minimalismo architettonico
pareti mobili che permettono di modificare le dimensioni della stanza


in Italia
1)      1928 Esposizioni di architettura razionale
2)      1931     “               “           “
razionale è il termine con cui si identifica l'architettura moderna.
Il manifesto lo fece Adalberto Libera – simbolo: pilastro che ha lasciato fuori la struttura
architettura nuova, sincera
1) partecipano i componenti del gruppo 7 – architetti romani: Mario Ridolfi, Gaetano Minucci
         Progetto per un alberghetto di mezza montagna di Libera, 1928
si coglie molto della sua architettura – questo edificio è stato progettato utilizzando un unica figura: l'elemento semicircolare
approccio pittorico, figurativo, di sintesi formale
         Plastico Progetto per una torre di fabbrica del gas a Como di Terragni, 1928 (si laurea nel 1926 a Milano)
ci fa vedere dei silos posti su pilotis
in questa mostra ci sono solo progetti – accanto ad essi viene costruito:
Fabbrica Fiat Lingotto a Torino di Mattè Trucco, 1916 (che in realtà non è razionalista)
sul tetto c'è una pista automobilistica

         Progetto per una torre pubblicitaria di Libera, 1927
torre scac di Libera
viene poi realizzata
richiama schizzi di obelischi – non lo orna (richiamo a modelli antichi)
         Progetto per una torre dei ristoranti di Ridolfi, 1928
è una sorta di grattacielo a forma di spirale
il modello sono le colonne a spirale di Bernini di S. Pietro

Ridolfi e Libera sono alunni della scuola di Giovannoni che voleva fare un nuovo stile italiano in continuità con quella romana, barocca.
G. quando vede queste architetture rimane molto male. G. è contrarissimo nell'architettura moderna. L'architettura deve riallacciarsi a quella del passato.
In realtà queste architetture sono debitrici di un'educazione fatta su modelli antichi, della classicità

2)nella seconda esposizione
Bardi, il coordinatore, ottiene che Mussolini visiti la mostra il giorno prima dell'inaugurazione.
Nuova entrata: Giuseppe Pagano che presenta Casa Gualino
confronto all'esposizione precedente non ci sono solo progetti

         Novocomum a Como di Terragni, 1927
edificio in cui non compaiono elementi decorativi classici – la cosa di maggior interesse è la soluzione d'angolo (mantiene angolo vivo nell'ultimo piano)
cilindro di vetro che fa da rotazione
architettura che Pagano presenterà il progetto di T. esaltandone la pulizia: tutto ciò che c'è è essenziale e necessario
in realtà T. quando disegna presenta in commissione edilizia un prospetto diverso da quello presentato. Prospetto con finestre ad arco, alla Muzio.
Pianta: piuttosto tradizionale per forma di scale (da scuola di Parigi)
dietro cilindro c'è una stanza

contemporaneamente a progetto di T. considerato come il punto di partenza dell'architettura razionale, a Mosca abbiamo un edificio molto simile:
Club Zuev a Mosca di Golosov, 1927 – si svuota l'angolo
pianta: più coerente e rigoroso rispetto a Terragni perchè il cilindro contiene scala elicoidale (rapporto forma e funzione più rigoroso rispetto a quello di T.)

nella mostra del 1931
         Casa del poeta di Sartoris, 1930
(vive tra Svizzera e Torino) – è quello che ha più contatti con l'ambiente europeo – ha contatti con Van Dersburg
la casa richiama le esercitazioni di van Dersburg e casa schroder
questa architettura è diversa da quella di Terragni e da quella di Libera..
questo gruppo di razionalisti al loro interno hanno dei modi diversi di procedimento. Costante comune: rifiuto degli stili.

In questa esposizione Barbi, il promotore che ha una galleria in via veneto, presenta all'insaputa degli architetti un collage in cui mette oggetti di cattivo gusto “tavolo degli orrori” che contiene inserti che hanno architetture di personaggi di peso come Piacentini (Torre de lina a Brescia – accademico di italia).
Per bardi piacentini fa degli orrori. Il tavolo viene poi mostrato a mussolini.

b. chiamando mussolini e testo “rapporto sull'architettura per mussolini” vuole proporre che l'architettura del razionalismo come l'architettura del fascismo.  

Nessun commento:

Posta un commento