domenica 1 settembre 2013

Storia dell'architettura Contemporanea - lezione 4: I cambiamenti nelle città capitali dalla seconda metà dell'800 – rapporto tra modernità e antichità

5-10-2009
Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 4: I cambiamenti nelle città capitali dalla seconda metà dell'800 – rapporto tra modernità e antichità

         Ring di Vienna 1857
         Piano regolatore per Barcelone di Cerdà, 1867
         Piano regolatore di Firenze di Poggi, 1864
         Piano regolatore di Roma di Sanjust di Teulada, 1908
         Monumento a Vittorio Emanuele a Roma di Sacconi, 1878-1911
         “L'Arte di costruire le città” di Sitte, 1899
         La città giardino di Howard, 1898
         La città giardino di Letchtworth di Unwin, 1903
         Hampstead
         Henrich Von Ferstel
         Gottfried Semper
         Fisher von Erlach


Vienna
inizialmente era un nucleo medievale, poi con la pressione demografica dal 1600 si iniziò a costruire all'esterno, oltre le mura della città. Successivamente a questi sviluppi venne rinforzato il perimetro ulteriormente. Al centro rimane un anello verde nella quale non si è costruito niente per motivi militari (fascia riservata ai cannoni). Dal 1800 l'anello ha ruolo di zona di passaggio.
Sull'anello venne edificata la chiesa gotica di S.Carlo di F. von Erlach al bordo del ring; nel 1856 Von Ferstel fece costruire la chiesa gotica VotiveKirke.
         venne fatto un piano regolatore che aveva la finalità di intervenire nell'anello e di renderlo luogo della Vienna moderna. Nel ring che costituiva un'importante fascia nello sviluppo urbanistico, vennero costruiti i principali edifici: il Municipio, il teatro, il Parlamento, il Palazzo di Giustizia, il museo (sia di storia naturale che d'arte), l'accademia.
! Quindi Vienna diventa moderna costruendo nella fascia che divideva la città vecchia da quella nuova.
Rispetto a Parigi che interviene nel centro storico distruggendo parti e creando strade.

Barcellona
la Spagna aveva riscontrato un ritardo nell'industrializzazione.
B. era una città racchiusa nelle mura (contrapposizione evidente tra campagna e città); a causa delle condizioni di vita pessime scoppiò un'epidemia di colera nel 1853: da qui si decide di distruggere le mura per lo sviluppo di una nuova Barcellona.
Prima c'era un'edilizia di tipo medievale; poi venne realizzato un piano regolatore dall'architetto Cerdà. Egli:
a) fece un'analisi della situazione abitativa a B. che riguardava il numero di stanze, la presenza di servizi igienici ecc. egli crede nell'urbanistica con dei fondamenti scientifici!
b) poi progettò una maglia che si poteva sviluppare senza limiti, che teoricamente avrebbe potuto espandersi all'infinito.
         fa dei blocchi edilizi, degli isolati che misurano 113x113m, che devono essere tra loro paralleli
         i blocchi devono formare agglomerati dentro il quale costruire una chiesa
         sviluppa l'espansione della città verso il fiume spostando la città di 8km
         le strade devono essere tutte di 20m (= criterio di uguaglianza)
         il piano è anche attraversato da altre strade che corrono in diagonale larghe 50m
         l'altezza degli edifici deve essere inferiore alla larghezza delle strade così da far poter entrare la luce
         gli edifici devono avere gli angoli smussati per semplificare il traffico e devono avere la profondità di 20-24m
C.     vuole intervenire sulla città vecchia ponendo la maglia nuova sopra quella vecchia.
Cerdà vuole distinguere, dividere, la città vecchia da quella nuova per mostrare la superiorità di quest'ultima costruita con un principio di razionalità.
In parte il piano viene realizzato.

Firenze
fu per sette anni la capitale d'Italia, dal 1864 al 1871, passando prima per Torino. (Roma è ancora sotto al Vaticano).
La città deve cambiare per rispondere alle esigenze di una città capitale che deve ospitare i ministeri, le banche ecc.
nel 1864 viene dato a Giuseppe Poggi il compito di realizzare un piano regolatore della città che però non fu un progetto di qualità. Egli agisce su due linee:
1)      ampliamento verso nord: aggiungere degli isolati molto grandi (diversamente da Cerdà che dopo un attenta analisi progettò una città con un'autonomia)
2)      interventi in centro storico: propone delle demolizioni (nella zona del mercato vecchio e della piazza della repubblica). È troppo drastico – modo indiscriminato di agire
            altra soluzione di Poggi:
1)      propone collegamento tra Piazza Santa Croce, Piazza Santa Firenze, Piazza Trinità attraverso un'enorme strada con l'obiettivo scenografico (a differenza di Hausmann a Parigi). Questo progetto non venne realizzato perchè nel 1871 la capitale venne spostata a Roma

Roma
importante città perchè patrimonio artistico e storico; diventa capitale nel 1871.
nel 1600 è una piccola città, nel 1800 conta 150mila abitanti, nel 1871 200mila (messa in confronto con Londra che conta nel 1800 1 milione di abitanti).
La città è stata costruita sull'ansa del Tevere (quartiere rinascimentale)
il problema di questa città capitale è che doveva essere moderna. (scontro modernità-antichità)
         1873 primo piano regolatore: piano di Viviani: esso però non regola niente, ma asseconda lo sviluppo già in corso
speculazione edilizia già in corso.
Agisce:
a) facendo uno sfondamento nel tessuto storico V. progetta una nuova apertura che continua con una strada che collega la stazione allo Stato del Vaticano
b) progetta strada che collega Piazza Venezia al Colosseo e alla zona dei fori romani
         1883 secondo piano regolatore: conferma il precedente
per rendere moderna la città piccola si interviene nel tessuto storico
         1908 terzo piano regolatore di Sanjust
qualità di questo piano:
a) tiene conto dell'orografia della città (costruita su colline)
b) cerca di evitare la macchia d'olio grazie alla costruzione di aree verdi
c) nella zona storica conferma le vie e apre via dei Coronari
dove si costruiscono i ministeri nella capitale? Verso est su due vie: via Nazionale e viale XX settembre
[Ministero delle Finanze, della Difesa (prima della guerra), dei lavori pubblici, degli interni, Banca d'Italia, palazzo delle esposizioni]
         si tende a costruire la Roma capitale verso est;
però la programmazione urbanistica è abbastanza caotica poiché si costruisce dove i lotti sono disponibili e non c'è un piano organico di costruzione
lo sviluppo della città è quindi contraddittorio; oltre al Tevere,  verso il Vaticano c'è il Palazzo di Giustizia (per andare qui c'è bisogno di attraversare la città!)
         Piazza Venezia sta diventando il centro della città, un luogo nevralgico, incontro tra numerose vie.
Su di essa venne costruito il Monumento a Vittorio Emanuele II, re dell'Unità d'Italia; monumento del milite ignoto dopo la seconda guerra mondiale
1882 Monumento sul Campidoglio (per farlo lì addossato alla collina venne distrutto il palazzo Venezia che venne poi costruito più in là) del progettista Sacconi
divenne un monumento simbolo della nuova nazione grazie alle sue dimensioni (muta lo skyline della città) [riferimento: Ara di Pergamo]
costruito in marmo di botticino, molto chiaro.
L'edificio ha un asse privilegiato: si pone verso via del Corso perchè zona del simbolo del nuovo stato (palazzo del Parlamento) e si pone di spalle a S. Pietro. Esso infatti è un edificio fatto per contrastare e competere con la basilica (qua verrà aperta via della Conciliazione).


         Nel 1889 Camillo Sitte mette in discussione un genere di sapere igienistico (demolire certi edifici perchè focolaio di malattie) ecc che finora avevano fatto riferimento coloro che avevano costruito per la città.
Bisogna sì considerare le istanze fondamentali, ma bisogna considerare anche la bellezza!
Sitte visita la Grecia e l'Italia nella convinzione che le città antiche siano superiori a quelle moderne dal punto di vista architettonico.
Egli cerca di capire come era la città antica per prendere esempio e riproporla [analisi città antiche]: le piazze antiche sono sempre chiuse, al loro interno sono vuote, non tutte le vie continuano – il Partenone non è posto al centro, è marginale.
Analizza anche le piazze italiane: per es. a Firenze analizza il rapporto tra la Piazza e il Palazzo che è di continuità, la Statua del Gianbologna non è centrale, molte chiese sono addossate agli isolati, compongono piazze irregolari. Ci sono poche vie di accesso alla piazza, i palazzi sono in continuità con la piazza, gli edifici devono relazionarsi con la città, le piazze irregolari.
Lui critica un modo di progettare della linea e della squadra: nell'irregolarità si trova la bellezza.
Mette in discussione tutti gli interventi fatti nell'800: bisogna prendere il modello delle città antiche.

In Gran Bretagna a Londra che passò ad avere dal 1890 4 milioni di abitanti [grandissima crescita urbana], ci si basò sulla cultura del decentramento. Il maggior esponente fu nel 1898 Howard che scrisse “Le città giardino di domani”.
Egli progetta città frutto del decentramento. Fa un analisi delle città e delle campagne. Nel primo è più facile trovare lavoro, ma l'aria non è salubre, nel secondo l'aria è più pulita, ma c'è più difficoltà a cercare lavoro. Pio egli riunisce gli aspetti positivi dell'uno e dell'altro nella città giardino con l'obiettivo di combattere i processi speculativi. Queste città avevano:
         uno sviluppo radiale
         il centro che era formato da un giardino nel quale venivano edificati i principali edifici pubblici
         una zona verde ampia ad anello
         zona commerciale (Christal Palace – omaggio a Paxton)
         scuola, residenze, artigianato
         industria leggera con ferrovia (tangenti al cerchio)
         fattorie
         il centro doveva contare 58mila abitanti, i centri che comunque erano periferici 32mila abitanti
il libro ha fortuna tanto che vennero realizzate:
1)      1902 La città giardino di Letchtworth di Unwin
            città che ha poco a che vedere con la città descritta nel libro (non ha lo sviluppo radiale)
            è attraversata da una linea ferroviaria che taglia in due la città; ma la città non decolla perchè è      troppo lontana da Londra e non raggiunge le 32mila unità.
2)      seconda città giardino di Unwin
vicino a Londra; ora l'area è inglobata.
L'architettura è una sorta di villaggio rurale – visione nostalgica


©GaiaCapo

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