lunedì 2 settembre 2013

Storia dell'architettura Contemporanea - lezione 16: Esposizione Razionalista del '31, l'ambiente torinese e la città universitaria di Roma

Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 16: Esposizione Razionalista del '31, l'ambiente torinese e la città universitaria di Roma

         Palazzo Gualino a Torino di Pagano, 1928
         Negozio Vitrum a Como di Terragni, 1930
         Progetto di casa alta di Sartoris, 1931
         Progetto per la cattedrale di Friburgo di Sartoris, 1931
         Progetto per una chiesa in Libia di Libera, 1931
         Piazza della Vittoria a Brescia di Piacentini, 1927-32
         Edifici di Igiene e di Ortopedia alla città universitaria di Roma di Foschini, 1932-35
         Edificio di Fisica alla Città universitaria di Roma di Pagano, 1932-35
         Edificio di Chimica alla città universitaria di Roma di Aschieri, 1932-35
         Edificio di Matematica alla Città Universitaria di Roma di Ponti, 1932-35
         Edificio di Mineralogia alla Città Universitaria di Roma di Michelucci, 1932-35
         Edificio di Botanica alla Città Universitaria di Roma di Capponi, 1932-35
         Rettorato alla Città Universitaria di Roma di Piacentini, 1932-35


3/1931 seconda esposizione di architettura razionale a Roma nella galleria di Pier Maria Bardi
150 architetti, 120 opere. Nella prima 1928 solo disegni, ora anche costruzioni.
Architetti romani (Libera, Ridolfi, Piccinato), architetti milanesi. 

         Palazzo Gualino a Torino di Pagano, 1928
vita: nasce nel 1896 a Parenzo, si laurea a Torino nel 1923-4, vive a Torino
Torino negli anni 20 è uno dei centri culturali più vivaci – città operaia
ambiente particolare che ruota attorno a Riccardo Gualino, imprenditore del settore tessile, mecenate, perchè riunisce attorno sé molti intellettuali: Lionello Venturi, uno storico, Casorati, Edoardo Persico, critico d'arte, Alberto Sartoris e Giuseppe Pagano = Cenacolo Gualino
il personaggio di maggior profilo nel gruppo è Lionello Venturi. Insegna storia dell'arte nell'università di Torino. Si pone un problema: come far fronte al processo di modernizzazione? La società sta cambiando.. si mettono in crisi i valori tradizionali. Questo sta accadendo nel campo artistico.
Venturi si pone il problema di creare un gusto.
Bisogna educare il pubblico al gusto. “Il gusto dei primitivi” 1926
concetto di gusto = permette di legare l'esperienza artistica, l'arte, qualcosa di individuale, alla società, alla collettività – g. è esprimere le preferenze artistiche e indicare al pubblico al gusto
trasformare la società sul piano estetico! Diventare protagonisti del cambiamento della nuova società.
Venturi dà un importante contributo all'approccio con l'arte: dobbiamo studiare il processo creativo. Non ci interessa l'analisi stilistica, è secondario. Ma l'illuminazione che produce la creazione.
Il processo creativo avviene solo quando l'artista è dentro la propria realtà storica, il proprio tempo, quando aderisce alla propria epoca. In questo scatta il tema della sincerità: per lui la sincerità è morale e importante.
L'opera d'arte vera ha la sua moralità. -- statuto morale dell'opera d'arte
Pagano è colpito dallo statuto morale nell'arte e anche nell'architettura. Essa deve essere sincera: niente di superfluo – visione morale dell'architettura – deve esserci un'adesione alla propria epoca

         Palazzo presentato all'esposizione come opera finita
semplicità
l'artista si è quasi come ritirato; l'opera è quasi anonima: Pagano la rende anonima. L'anonimato per lui è un valore perchè la razionalità moderna è senza nome.
È un'architettura che vuole educare al gusto
         Negozio Vitrum a Como di Terragni, 1930
all'esposizione
nel centro di Como – vengono esposti oggetti di vetro di grande qualità
creare relazione tra oggetto esposto e il luogo che lo accoglie
esaltare la chiarezza formale sia dell'oggetto che della bacheca
viene presentato assieme ad altre opere su rivista importante: Casabella.
Casabella viene fondata nel 1928. Pagano nel 32 ne diventa autore fino alla caduta del fascismo. Tra il 35-36 direttore con Persico.
Su questa rivista Persico tiene una rubrica “la città che si rinnova” - inserisce il negozio vitrum di terragni perchè è un negozio che deve essere indicato al pubblico come modello di gusto.
Architettura con un ruolo educativo.
Persico non è un architetto. Vita: nato a Napoli, studi non compiuti in legge, va a Torino e entra in contatto con Piero Gobetti. È il critico più brillante. Muore nel gennaio del '36 in circostanze non chiarissime. È la figura che trasporta sul piano dell'architettura ciò che diceva Venturi.
[per noi il razionalismo italiano è morto]
Giò Ponti anche si pone il problema “Domus”.
1) entrambi cattolici – 2) Ponti sostiene il fascismo, Persico è molto critico 3) Ponti visione italiana, Persico europea.
In ambiente antifascista è anche Lionello Venturi. Nel '31 non giura fedeltà al fascismo.
Invece Giuseppe Pagano è molto fascista.
Alberto Sartoris: progetto che presenta all'esposizione razionalista
         Progetto di casa alta di Sartoris, 1931
lui partecipò al primo e al secondo Ciam
pianta diversa dalla casa alta di Gropius perchè non è una casa alta con ballatoio, ma casa alta con corpi scala che distribuiscono i vari alloggi.  [spreco]
         Progetto per una chiesa in Libia di Libera, 1931
Utilizza volte a botte per creare a copertura sia della chiesa che del suo portico
(stesso elemento formale della casa in montagna) + alberghetto

3/1931 Mussolini inaugura la mostra razionalista + Piermaria Bardi
Bardi viene finanziato da Mussolini. È un polemista.
Fa un libro “Rapporto sull'architettura per Mussolini”: c'è bisogno di un intervento molto più chiaro dello stato dell'architettura.
“lo stato deve intervenire in maniera dittatoriale: fare norme inderogabili” “lo stato deve controllare gli sconfinamenti del bello e del brutto” “lo stato deve vigilare come tutore attraverso le sue opere architetture: dal paracarro al ministero”
l'architettura del fascismo è l'architettura dei razionalisti.
La sera prima dell'arrivo di Mussolini all'insaputa di tutti (Libera e Minucci) lui prepara collage: “tavolo degli orrori” che raccoglie le cose da evitare.
Compaiono anche architetture: “Palazzo del Lina a Brescia di M. Piacentini” [Piacentini è il più rappresentativo in Italia] “Parigi 1925 – Armando Brasini del Padiglione Italiano”
le due architetture sono state entrambe inaugurate da Mussolini – questo scatena un putiferio.
Piacentini è stato nominato da Mussolini “Accademico d'Italia” -- polemica su moltissimi giornali = centralità che ha l'architettura in Italia in quegli anni (arma più forte del regime per il consenso)
Minucci viene licenziato da Giovannoni – Piacentini non perde il controllo, aspetta a rispondere, lascia passare alcuni mesi e pubblica “Difesa dell'architettura italiana”: i razionalisti si sono resi i fondatori dello stile fascista, essi guardano all'internazionalismo di Gropius e Mies. L'architettura razionalista non può essere quella italiana. È troppo moderna. Non c'è un legame con la tradizione. Non in linea con il fascismo e il suo patriottismo.
Piacentini nel 1/1932 assume la direzione di “Architettura” che era stata fondata nel 21 da Piacentini con Giovannoni con il titolo “Architettura e arti decorative”. Rivista più diffusa perchè rivista ufficiale del sindacato architetti fascisti.
Nel primo numero Piacentini presenta il programma: “ogni edificio che sorge nelle nostre città ha funzioni potentissime. È esponente della nostra civiltà e mezzo di educazione. Esso dunque deve sempre rappresentare qualche cosa.”

intervento più grande nel 32 a Brescia.
Intervento a piazza della vittoria – cambia il volto della città
1927 concorso per il piano regolatore di Brescia. Piacentini in giuria.
Vince il gruppo di Aschieri, secondo il gruppo di Piccinato.
La municipalità di Brescia affida l'incarico a Piacentini che era in giuria.
         Piazza della Vittoria a Brescia di Piacentini, 1927-32
Progettare la zona centrale. -- deve demolire : azione opposta a quanto scritto nel 1916 (I seminario) – [la linea elettrica deve essere  portata sotto terra]   non c'è ambiguità e coerenza
inaugurata 4/9/1932. Piacentini disegna e progetta palazzi: Torre Ina [compariva nel tavolo degli orrori] – [all'epoca il più alto d'Italia – portico con motivo delle colonne e dell'attico – all'ultimo piano viene messa una finestra in lunghezza – stilisticamente diverse – renderlo più possibile domestico, vicino all'architettura italiana tradizionale] – Palazzo Postale [architettura diversa] – Torre della Rivoluzione
rileggere in termini diversi le antiche piazze italiane – rappresenta il volto fascista della città [segretario del partito: Turati]
sopra c'è piazza della loggia, piazza fatta ex novo 1433 dai veneziani che hanno la dominazione su brescia per parlare del loro dominio su Brescia. 1927-33 qui comanda il fascismo, segno della nostra presenza. Ha in fondo la loggia
vuole fare un'architettura anche moderna che sia anche volto del fascismo

la città universitaria di Roma
progetto parte nel 1932, un anno dopo la mostra razionalista: in italia c'è una forte frattura : tradizionalisti vs razionalisti
vuole dimostrare che in Italia non c'è una frattura ma vuole mostrare che si sta seguendo la via del fascismo.
Mussolini prende alcune scelte di tipo architettonico e lavora con Piacentini. M. pensa che l'architettura sia un valido strumento per il consenso.
2/1932 M. vuole l'uni per 10000 studenti – gli edifici devono essere fatti entro il 35 e tutti contemporaneamente. Il corpo monumentale è il rettorato, a destra e a sinistra mettiamo lettere, giurisprudenza con l'aula magna.
¼  viene affidato a Piacentini
6/4 Mussolini si reca con lui nel sito – Mussolini si improvvisa in architetto
Mussolini dice: il primo progetto è troppo decorativo e teatrale 

pianta: basilicale a croce latina

a differenza di Brescia, qui il progetto deve essere fatto da tanti architettura che avrà caratteri stilistici comuni come a dire che non c'è più la frattura, si lavora tutti in una direzione. Viene stilato un elenco.
Partecipa: Arnaldo Foschini, docente di composizione a Roma, (P. si fida da lui, è un suo amico) – Gaetano Rapisardi, architetto siciliano che lavora in studio con Piacentini, collabora con lui al palazzo di giustizia di Milano – Michelucci che ha partecipato alla mostra razionalista – Giuseppe Pagano [nemico – opposto di P. - Casabella]
Pagano è fascista, crede che al fascismo debba corrispondere un'architettura che deve essere nuova – crede che il fascismo sia morale come l'architettura che deve essere morale = mette insieme le due
partecipa anche Gio Ponti, direttore di Domus
= tre direttori di rivista – il controllo dell'informazione
chiama anche Aschieri, ha vinto il concorso per Brescia anche qll per il palazzo delle corporazioni a Roma (Piacentini gli ha preso di nuovo il lavoro) – Gaetano Minucci , razionalista allontanato da Giovannoni perchè aveva fatto la mostra
chiama architetti che hanno fatto la mostra razionalista.
Referente: lo stesso dittatore [Pagano è strafascista, fondatore del fascio a Parenzo ma anche razionalista: Mussolini è una garanzia]

impianto: forma basilicale – architettura moderna ancorata alla tradizione
ordine e simmetria basamentale – i grandi edifici però sono formate da masse diverse

-Edifici di Igiene e di Ortopedia alla città universitaria di Roma di Foschini, 1932-35
impaginato semplice e simmetrico
         Edificio di Chimica alla città universitaria di Roma di Aschieri, 1932-35
architettura meno aulica – angolo non tagliato dalle finestre che da un senso di modernità e di astrazione
sul retro: pensilina semicurva che dà dinamismo – navata centrale tradizionale – retro moderni
         Edificio di Fisica alla Città universitaria di Roma di Pagano, 1932-35
quello che presenta prima il progetto. Vuole essere lui a condizionare gli altri – lui non farà la colonne
semplicità di volumi – modestia formale
muri senza finestre: modernità . Architettura del fascismo sincera e onesta
         Edificio di Matematica alla Città Universitaria di Roma di Ponti, 1932-35
edificio meno coordinato – impaginato molto simmetrico – grande vetrata
finestre in diagonale
         Edificio di Mineralogia alla Città Universitaria di Roma di Michelucci, 1932-35
simmetria -
         Rettorato alla Città Universitaria di Roma di Piacentini, 1932-35
quadriportico che allude ad una classicità fatta di pilastri e non di colonne – trabeazione semplificata e resa astratta
si rende un po' moderno da elementi curvi, da terrazzini che escono a sbalzo
lapisardi: legge e giurisprudenza
capponi: botanica
più moderne: finestre ad angolo [fabbrica fagus di gropius]
michelucci: fisiologia
impianto simmetrico con finestre che si infittiscono (sorta di dinamismo)

edifici con carattere unitario

questo intervento: obiettivo: architettura unitaria.
Carattere unitario all'intervento raggiunto grazie: taglio su delle finestre!
Edifici uno diverso dall'altro ma hanno anche elementi in comune: finestre, stessa cornice (tranne edificio di Ponti), stesso materiale: stessa pietra in travertini

questo tipo di operazione viene colta da uno storico: Roberto Papini che presenta il lavoro di Piacentini.
“Piacentini come coordinatore delle menti, amministratore delle fantasie – si è compiuto il miracolo di una decina di architetti di origine diversa ad un'architettura unitaria, italiana e moderna”

il rettore de francisci dice: “in uno stato totalitario l'architettura e lo stato devono collaborare”
es. città universitaria di Roma è l'espressione di una concezione totalitaria dell'architettura.
Diventa una sorta di modello per l'altro intervento: L'E42. Piacentini coordinerà una 50 di architetti.







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