Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 24: architettura italiana nell'immediato
secondo dopoguerra, fine degli anni '30
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Progetto per
Milano verde del gruppo Pagano, Albini, Gardella, 1938
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Progetto per una
città orizzontale di Pagano, Diotallevi, Marescotti, 1939
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Monumento alle
Fosse ardeatine a Roma del gruppo Fiorentino, Perugini, Roma 1944
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Monumento ai
caduti nei campi di concentramento a Milano dei BBPR, 1946
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Progetto per la
stazione Termini a Roma di Quaroni, Ridolfi, 1947
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Quartiere
Ina-casa di Tiburtino a Roma di Quaroni e Ridolfi, 1949
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Unità
d'abitazione orizzontale al Tuscolano a Roma di Libera, 1950
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Quartiere
Ina-casa al forte Quezzi a Genova di Daneri, 1956
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Quartiere
sperimentale della VIII Triennale (QT8) a Milano di Bottoni a Milano, 1946
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Casa alta al
Quartiere sperimentale della VIII triennale (QT8) a Milano di Lingeri e
Zuccoli, 1949
Dopoguerra
idea di ricominciare daccapo – fiducia nel ruolo
dell'architettura in questa nuova fase di rinascita
è finita la dittatura, la guerra: si vuole ripartire
voglia di rifondare l'architettura su dei valori più
saldi, più sinceri, più autentici.
Passo di cesare pavese:
“sentiamo di vivere in un tempo in cui bisogna riportare
le parole alla solida e nuda nettezza di quando l'uomo le creava per
servirsene”
idea nella letteratura trasposta nell'architettura
clima di rinascita a Venezia, Roma e Milano
l'idea di rinascita viene affrontata in termini
diversi
Venezia
diventa importante per lo IUAV. Prima della
guerra era una facoltà mediocre. Nel dopoguerra diventa la migliore d'Italia ma
anche una tra le migliori d'Europa.
Merito è di Giuseppe Samonà, direttore della
scuola nel 1945. Egli dà una svolta decisiva: è finita l'euforia imperialista
del monumentale (e42), bisogna gettare le basi per un edificare che risponda
meglio alle esigenze dell'uomo.
Fondamentale tra le discipline è l'urbanistica
perchè è un'architettura a scala territoriale, affronta le questioni del
sociale (ci sono dei bisogni sociali, per le persone meno abbienti, con delle
difficoltà).
Se negli anni '30 l'idea è l'e42, l'architettura di
questo periodo è l'architettura del sociale.
Samonà chiama a Venezia una serie di architetti e
insegnanti che sono tra i più bravi che l'accademia ha escluso: Bruno Zevi
(insegna storia dell'architettura), Luigi Piccinato, Franco Albini, Gardella
(torre in piazza del duomo a Milano), Astengo, Giancarlo de Carlo.
Questa scuola diventa di livello europeo.
[1963 presenza di le corbusier per progettare
l'ospedale di venezia – dà laurea ad honorem a wright]
tra i docenti ci sarebbe stato anche Giuseppe Pagano
che muore 4/1945. nel '43 nella sua rivista casabella aveva fatto un articolo
sulla nuova scuola dell'architettura con docenti che devono provenire dal mondo
dell'arte, dei mestieri. Contesta la scuola accademica diretta da Piacentini,
la scuola di Roma (1935-43).
Pagano alla fine degli anni 30 fa due progetti:
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Progetto per
Milano verde del gruppo Pagano [Albini, Gardella] 1938
progetto per la zona nord di Milano per un quartiere
di 45mila abitanti
gli edifici sono disposti secondo l'asse eliotermico
gli edifici sono edifici alti (fino a 19 piani), case
medie e case basse. [ciam di bruxelles del 1930]
è un quartiere autosufficiente: zona sportiva,
scolastica, teatro, piscina, area verde..
fa il progetto con albini e gardella
è una risposta chiara e netta all'altra città che si
sta costruendo cioè l'e42: dobbiamo costruire città per chi ne ha bisogno
(architettura con carattere sociale)
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Progetto per
una città orizzontale di Pagano [Diotallevi, Marescotti] 1939
su abitazione per coloro che non hanno le case
pensa ad una città fatta da case a un piano solo
è un quartiere solo per 800 abitanti
è solo un'idea astratta ma verrà fatta una proposta di
realizzazione
centro di servizi, solo un edificio alto che è una
casa albergo
rettangolo 400x750m suddiviso in 14 lotti di cui 1 per
gli edifici collettivi, gli altri per abitazioni
cellula abitativa va a comporre il quartiere nel suo
complesso:
case con patio cioè corte interna, disposte ad L –
netta distinzione zona giorno e zona notte – uso di serramenti completamente
vetrati
casa flessibile: pensata da un minimo di 3 persone ad
un massimo di 7 – si risolve per pagano aggiungendo dei moduli di 2 m in
larghezza e ½ m in altezza. -- gli alloggi possono diventare più grandi
le case sono case che vengono assemblate fra di loro –
al loro interno ci sono dei percorsi pedonali
Pagano fa il progetto con marescotti e diotallevi
Pagano fa una proposta di costruire questo pezzo di
città a Milano in via Garibaldi (in zona storica) poi fa un confronto tra la
distribuzione verde e strade della città normale e di quella orizzontale: il
verde (cortile interno) è 17 m quadri per abitanti
l'atteggiamento richiama quello di Le Corbusier del
Plan Voisin
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Pagano sempre più
critico nei confronti del regime. Direttore di Casabella, poi “Casabella e
costruzioni” -- parla del problema della casa
non si può parlare della casa solo in termini di denaro
– lo stato deve controllare il prezzo del terreno (controlla il prezzo del
pane, perchè non deve controllare quello del terreno?)
Roma
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1944 liberata
dagli angloamericani – la guerra finisce un anno prima
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fondata la rivista
“Metro” fatta da Piccinato e Ridolfi che esce nel 1945
la cultura architettonica della rivista è nell'APAO
(associazione per l'architettura organica)
l'associazione fa un programma architettonico in cui
interviene la politica. Organicismo = democrazia
c'è Bruno Zevi [radianti]
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Bruno Zevi
personaggio centrale
1938 è al terzo anno, non più andare a scuola per le
leggi razziali
va in Inghilterra e poi negli usa – il suo insegnante
è Gropius
si iscrive “giustizia e libertà”
fa parte dell'Usis, branca dei servizi segreti americani
è lui che con una serie di testi [“verso
l'architettura organica”] in cui indica che bisogna andare oltre Le Corbusier,
ma verso Aalto e Wright, due nuovi riferimenti dell'architettura moderna.
[1950 “Storia dell'architettura moderna”]
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Monumento alle
Fosse ardeatine a Roma del gruppo Fiorentino, Perugini, Roma 1944
3/1944 c'è stato un attentato delle truppe tedesche a
roma – ogni soldato tedesco ucciso = 10 civili
330civili
si decide di fare un concorso per realizzare il
monumento
pianta: presso la cava a Roma andando verso est
monumento consiste in una grande lastra di cemento
molto pesante che ha la caratteristica di essere sollevata da terra
la lastra copre le tombe di questi 330 caduti.
All'interno una trave l'alleggerisce. La lastra tocca solo in alcuni punti.
Dà l'idea di una grande pietra tombale.
Questo è un monumento che vuole avere la stessa forza
di quello del re in piazza Venezia. È un monumento che vuole avere carattere
antimonumentale (vs l'e42) – tutt'altra architettura
uso del materiale semplice e crudo: antiretorica e
antimonumentalità
progettato da due giovani di Roma appena laureati
Milano
-Monumento ai caduti nei campi di concentramento a
Milano dei BBPR, 1946
1946 si decide di fare un monumento nel cimitero
maggiore per ricordare i caduti del campo di concentramento
il progetto viene affidato ai BBPR (Belgioioso riesce
a fuggire da Mathausen, Banfi muore a mathausen)
fanno un reticolo che ha la forma di un cubo
pianta insiste su una croce greca
il reticolo parla di razionalità
figurativamente l'oggetto richiama architettura fatte
a Milano negli anni trenta: gli architetti si rimandano ad Edoardo Persico
(1932 aveva fatto struttura in tubi un grande reticolo – 1934 altra cosa simile
alla mostra sull'aeronautica)
perchè? A Milano c'è un'impostazione diversa rispetto
a Roma. A Milano si ragiona sul passato (è un passato che deve essere accolto o
rigettato?). Il passato deve essere riaccolto.
A milano ci si pone in continuità con il passato! C'è
stata un'esperienza razionalista. (ci
si ispira a Persico che era anche antifascista)
Invece a roma si rigetta il passato; non si pongono in
continuità.
Roma
1938 architetto mazzoni aveva disegnato progetto per
la stazione. Era composto da colonne binate alte come il pantheon. Nel giorno
della liberazione viene interrotto il progetto.
Vengono fatte due ali.
qui si svolge nel 1947 un concorso per la stazione
termini
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progetto che non
vince: Progetto per la stazione Termini a Roma di Quaroni, Ridolfi, 1947
[mentre il concorso viene vinto da montuori e
vitellozzi]
fanno un prospetto in cui le parti strutturali sono
fortemente enfatizzate: nervature chiaramente mostrate. La struttura viene
mostrata. È fortemente tormentata ed enfatizzata.
Parlare di una onestà costruttiva.
È interessante perchè Quaroni è l'autore della piazza
imperiale nell'e42 (colonne con entasi)
[servizio militare, va in india, tenta il suicidio per
la depressione, torna in italia – rinascita – discontinuità]
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1948 elezioni
che vedono la vittoria della DC
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2/1949 viene varato
il piano edilizio dallo stato: piano Ina-Casa (istituto nazionale
assicurazioni) o piano fanfani, il ministro del lavoro
è un piano settennale in cui si costruiscono case
vengono aperti 20mila cantiere e costruiti 350 mila
alloggi
piano prorogato per altri 7 anni / su 8mila comuni in
5mila si costruisce
fanfano è un economista, nel '39 prende le distanze
dal fascismo
l'obiettivo primo del piano: rilanciare l'occupazione
con un'operazione Keynesiana [come negli usa con roosevelt]
[Keynes era un economista – nel piano della val
d'aosta]
rilancio dell'economia -- “piano incremento
occupazione operaia”
c'era bisogno di case – poveri e disoccupati
dato instat:
a sud il 40% delle abitazioni è senza cucine, il 50%
senza latrine
'41 1milione e 200 mila persone viveva nelle baracche,
nelle grotte..
'52 6 milioni e 200 mila poveri (coloro che hanno le
scarpe in condizioni miserevoli, coloro che non mangiano almeno una volta a
settimana carne...)
piano fanfani affidato a Armando Foschini a capo della gestione Ina-casa
Foschini nel piano la burbera (autore del ministero
degli esteri) – riesce a passare dal fascismo al dopo fascismo in modo indolore
Zevi dirà che non ha senso dare a lui l'incarico
poiché non ha mai progettato case.
Viene chiamato Libera che durante la guerra
aveva lavorato sul tema della casa. [schizzo “l'uomo e la credenza” - studia
l'altezza giusta della mensola ecc.]
libera corregge i progetti che gli vengono mandati.
Vengono pubblicati anche degli opuscoli perchè
aiutino gli architetti a costruire gli alloggi: la tipologia scelta è quella
del corpo scala che divide due alloggi per piano – al massimo 4 piani
secondo opuscolo: indicazioni di tipo
urbanistico – esempi. Tipo di urbanistica estensiva, non quella
discussa ai ciam. Si cerca un rapporto
casa-strada. -- proposte distanti dall'urbanistica dei ciam.
Sono delle case con tetti a falde, con finestre che
ricordano quelle delle case di campagna, basamento con bugnati.
Il piano fanfani non guarda all'esperienza dei ciam:
guarda ad un urbanistica con casa al massimo di 3-4 piani. Le case guardano a
dei modelli tradizionali.
Questo modello esclude la prefabbricazione – si guarda
all'architettura scandinava di quegli anni.
Nel piano non c'è sperimentazione perchè è un piano
per combattere la disoccupazione: i disoccupati non hanno specializzazione
quindi necessitano di un lavoro facile.
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Quartiere
Ina-casa di Tiburtino a Roma di Quaroni e Ridolfi, 1949
quartiere fatto per 700 alloggi, 1400 abitanti
pianta: case che vanno a cercare il rapporto con la
strada (nel terzo ciam bisognava evitare ciò)
indifferenza nei confronti degli assi eliotermici - “rifiuto
del razionalismo” e di una certa architettura moderna
è un tipo di architettura: tetto con delle falde,
scalinata con percorsi esterni.. ripresa di un tipo di linguaggio che
appartiene all'architettura contadina laziale – cercano di ricostruire
elementi che appartengono all'architettura spontanea (es. aggiunta di terrazze
non prevista)
-- spontaneità costruita e artefatta
questo recupero dell'architettura rurale viene fatta
perchè si trova una sincerità che ha un valore e che deve essere recuperata
[secondo Pagano l'architettura rurale doveva essere un
modello di sincerità per il moderno, secondo Quaroni e Ridofi doveva essere
ricostruito]
“architettura neorealista”
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Unità
d'abitazione orizzontale al Tuscolano a Roma di Libera, 1950
intervento anomalo nel piano fanfani – dal punto di
vista linguistico c'è pochissima richiesta: ma ci sono due eccezioni
progettista Libera – sperimentazione
prima di fare il progetto ha fatto un viaggio in
Marocco (Marrakesh) e a Marsiglia. Ha visto due unità abitative: una verticale
e l'altra un'unità di blocco in superficie – ispirazione
idea di fare un blocco orizzontale
fare delle case a un piano
le abitazioni hanno un patio interno – gli edifici
sono allineati ai confini del lotto
ci sono due blocchi estranei: il blocco dei negozi e
in un edificio più alto degli alloggi distribuiti a ballatoio.
Gli alloggi: disposti a L, strada pedonale, non c'è
rigorosa divisione tra zona giorno e zona notte
disposti a formare una corte interno tranne il quarto
che viene ruotato e disegna anch'esso da solo una piccola corte.
L'edificio alto lo ruota senza cercare relazioni con
altri elementi e case basse per marcare la differenza e distinguere.
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Quartiere
Ina-casa al forte Quezzi a Genova di Daneri, 1956
intervento originale rispetto al piano fanfani
disegna complesso di 900 alloggi composti da grandi
corpi: il corpo più grande è lungo 540m
edifici con mega strutture: 4400 abitanti
intervento più le corbuseriano fatto in italia (piano
per Algeri di Le Corbusier)
da parte di Daneri una grande attenzione per la
conformità del terreno.
Milano
viene fatto un laboratorio con protagonista Piero
Bottoni che viene incaricato di progettare un quartiere tipo weissenhoff. Nel
'33 a milano si fanno delle case effimere, ma nel '46 si agisce nel quartiere
T8
–
Quartiere sperimentale
della VIII Triennale (QT8) a Milano di Bottoni a Milano, 1946
è per un pezzo di città per 13 mila abitanti
case disposte rispetto l'asse eliotermico – un pezzo
di città costruita secondo la carta di atene (bottoni partecipa al 3 e al 4
ciam)
vuole realizzare un quartiere per quanto si è discusso
nei ciam
disegna delle case alte a 8 piani ma anche case a 2-3
piani
case lunghe 80 metri a 8 piani + casa alta 50m che
viene inserita all'interno del piano
si insiste per costruire delle case alte
in questo piano gli architetti sperimentano: concorsi
per fare le idee più sperimentali (nel campo dei materiali, della
prefabbricazione..)
–
Casa alta al
Quartiere sperimentale della VIII triennale (QT8) a Milano di Lingeri e
Zuccoli, 1949
casa alta 33m lunga 81 m in cui si concretizzano idee
fatte da gropius
omaggio a terragni
casa alta in cui i corpi scala sono separati
casa alta distribuita a ballatoio
sezione: Lingeri e Zuccoli inseriscono tre scalini per
salire e porsi al livello dell'appartamento messo più alto rispetto al
ballatoio per ragioni di privacy
[anche terragni fece ciò]
= manifesto del QT8
rappresenta un modello di cultura architettonica che
cerca di innovarsi e fare un'idea di cultura architettonica che non avrà
successo in Italia.
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