lunedì 7 ottobre 2013

Storia dell'architettura Contemporanea - lezione 20: Architetture della fine degli anni '30: Terragni, Libera, Moretti

Storia dell'architettura Contemporanea
lezione 20: Architetture della fine degli anni '30: Terragni, Libera, Moretti

         Casa Malaparte a Capri di Libera, 1938-42
         Progetto per un quartiere a Rebbio di Terragni e Sartotis, 1937
         Casa Giuliani Frigerio a Como di Terragni, 1939-40
         Piano regolatore del foro Mussolini a Roma di Del Debbio, 1928-32
         Accademia di Educazione fisica nel foro Mussolini a Roma di Del Debbio, 1928
         Stadio dei Marmi nel foro Mussolini a Roma di Del Debbio, 1928
         Accademia della scherma nel foro Mussolini a Roma di Moretti,1935
         Palestra del duce nel foro Mussolini a Roma di Moretti, 1936
         Progetto di un Arengo delle nazioni nel foro Mussolini a Roma di Moretti, 1937

         via Sinigaglia, via Pasquè, via Malta


         Casa Malaparte a Capri di Libera, 1938-42
villa costruita per lo scrittore, giornalista, direttore della stampa, Malaparte
fascista in conflitto con le gerarchie e mandato al confino tra il 1934-5
viene mandato a Lipari per un anno
ritorna a Firenze, mantiene i contatti con le gerarchie del fascismo (bottai e ciano)
nel 1937 decide di andare a capri e di costruire lì la sua residenze
la costruisce in un luogo protetto in cui è vietato costruire
         casa con forma allungata
si sviluppa su 3 livelli
si arriva attraverso un sentiero scosceso  (casa appoggiata su promontorio capomasullo)
ambiente spoglio con pavimento in pietra
l'elemento più caratterizzante è la scala che porta al tetto: scala con forma trapezoidale: si allarga man mano che si sale – essa permette da giungere alla terrazza che ha un muro curvo che declina
scala mette in relazione l'edificio con l'ambiente circostante
         storia progettuale molto complessa: Malaparte incarica Libera di progettare questa casa verso il 1937. libera presenta un progetto: edificio che si sviluppa su due livelli, corpo molto stretto con una distribuzione interna semplice – in bugnato il primo livello, il secondo intonacato
questo progetto viene approvato dal comune di capri    
Libera non verrà a capri
poi i rapporti tra i due si affievoliscono e si arriva alla costruzione reale che è molto diversa perchè è molto più largo (10m al posto di 6) – cambia la struttura interna, le aperture e la soluzione del tetto e della sua scalinata
[curzio malaparte parte dal progetto di libera per arrivare a questo]
la scala per malaparte significava qualcosa: al confino a lipari ha visto la “chiesa dell'annunziata” che ha la scalinata d'accesso uguale ma all'incontrario

         Progetto per un quartiere a Rebbio di Terragni e Sartoris, 1937 (partecipa ai ciam, il più aperto)
il quartiere satellite rebbio è a sud ovest della città di como= è un'altra città, una piccola città razionale alla periferia che è parallela alla città storica
è un quartiere autosufficiente: chiesa, mercato, scuole, asili, casa del fascio
il piano è stato studiato: T. ha applicato la geometria – è attento che la planimetria sia elegante
case del quartiere: case basse (2 piani) e case alte (6 piani)
[1938 politica autarchica italiana: bisogna fare costruzioni che impieghino poco ferro, per quello le città alte non sono così alte]
case distanti 52 m l'una dall'altra
case alte: 12 alloggi per piano – case a ballatoio come gropius, ma non hanno il corpo scala interno ma esterno a differenza di gropius
2 dei 12 alloggi sono più piccoli e ad una quota più bassa
incoveniente: si entra nella zona notte come casa tugendat
case a ballatoio: inconveniente --- creare una sorta di privacy che non c'è quindi t. crea 3 scalini e fa una piccolo ballatoio a quota più alta così si fanno le finestre a quota più alta

t. vuole attuare le soluzioni del quarto ciam. Il quartiere satellitare: superficie coperta minima, posizione al sole, abbatte i problemi della congestione, massimo di verde

         Casa Giuliani Frigerio a Como di Terragni, 1939-40
l'ultima opera di t. che muore nel luglio del '43 (fa la campagna di russia, torna in gennaio 43, esaurimento nervoso per poi morire cadendo dalle scale)
edificio che viene costruito dal 1939 quando t. è a fare il servizio militare

è un edificio complesso
architettura che segna un periodo di sperimentazione
palazzina per appartamenti (casa giuliani frigerio), non distante dal novocomum (primo edificio di t.)
la casa si affaccia su tre via: sinigaglia, via malta, pasquè
l'architettura è l'opposto del quartiere di rebbio: la distruzione non è resa al minimo
pianta tipo: tre appartamenti per piano
pianta disegnata sulla base del rettangolo aureo
il prospetto disegnato sulla base del rettangolo aureo e su quadrati
appartamento a): volume traslato all'esterno
appartamento b): problema di affaccio [solo su via pasquè]
 si affaccia sul corridoio
      appartamento c): il più semplice
                                   terrazza che fuoriesce dal volume + terrazza che entra nel volume
                                   cucina che slitta dal volume
prospetto sul retro: 1] finestra a metà tenuta nella stessa linea delle finestre: essa è tenuta più bassa per realizzare ciò --- gli interessa l'eleganza, la forma ..
prospetto su via sinigaglia a nord: lunga finestra a nastro – slittamento all'esterno di un pezzo della pianta
prospetto su via pasquè: tripartizione che è presente il pianta: i tre appartamenti – disegna dei telai in ferro multipli di quadrati da porre per mettere delle tende nel periodo estivo, ma vanno a enfatizzare l'uso della geometria nella casa
prospetto su via malta: caratterizzato da balconi : metà prospetto vede 3 balconi che fuoriescono e l'altra metà balconi (3) a filo del prospetto
2] balconi che corrono sulla linea del prospetto – manca il pavimento in un balcone ma c'è il parapetto = vuoto

         ultimo terragni: sperimenta nuove forme
è indifferente agli assi eliotermici (schizzi iniziali su carta millimetrata che aveva la posizione della scala opposta) 
va oltre al rapporto forma-funzione – indaga su una serie di relazioni formale che ci sono tra le piante e i prospetti
edificio sperimentale
eiseman impronterà gli studi su questo edificio = andare oltre di terragni = balcone vuoto

         Piano regolatore del foro Mussolini a Roma di Del Debbio, 1928-32
il foro mussolini o foro italico = la progettazione inizia nel 1927 – nasce come zona sportiva
è una zona che viene amministrata e voluta dall'opera nazionale balilla= ente che il fascismo crea nel '26 per educare i giovani al fascismo
si punta sull'attività sportiva
il presidente dell'opera balilla è renato ricci – l'architetto a cui lui si affida è del debbio che fa diversi piani urbanistici per la zona: accademia di educazione fisica, lo stadio dei marmi, stadio olimpico, previste piscine non realizzato, previste foresterie
1932 è già costruito l'edificio di educazione fisica e lo stadio

         Accademia di Educazione fisica nel foro Mussolini a Roma di Del Debbio, 1928
architettura presenta elementi della classicità (nicchie, colonne)
[piace a giovannoni]
cornici in marmo di carrara
intonaco rosso romano

         Stadio dei Marmi nel foro Mussolini a Roma di Del Debbio, 1928
del debbio realizza anche lo stadio che presenta delle gradonate scoperte delimitato da statue scolpite da artisti di ogni regione d'italia

dal 1932 si chiama foro mussolini che vuole fare come gli imperatori romani (costruzione del mito del personaggio)

statua progettata da ricci = 86 metri (statua che vuole essere 3 volte la statua della libertà) da porre sulle colline della farnesina del foro mussolini
rappresenta ercole di nemea, personaggio della mitologia greca
ha le sembianze di mussolini
viene iniziata a essere realizzata
una delle rappresentazioni del culto creato dalla religione del fascismo

1934 luigi moretti incontra renato ricci
moretti nasce nel 1907, è già uno degli allievi più dotati della scuola di roma
ricci lo chiama per costruire per l'opera nazionale balilla
progetta:
         Accademia della scherma nel foro Mussolini a Roma di Moretti,1935
progetto del 1935
posizionato a sud ovest del foro mussolini 
doveva essere in principio una casa balilla sperimentale poi si cambia idea e si decide di creare una casa della scherma la cui funzione principale in realtà è un edificio di rappresentanza
l'edificio si colloca in maniera critica rispetto al piano di del debbio, insegnata di moretti
- moretti esce dalla scuola di roma, fa l'assistente di giovannoni
porta via l'incarico a del debbio
si pone subito in opposizione a ciò fatto dal del debbio
1)      di tipo urbanistico: l'edificio si chiude verso la città e si apre verso il foro
[del debbio nel progetto aveva fatto un esedra: il foro mussolini si apre alla città ]
2)      dal punto di vista architettonico
         la pianta: a L
composta da due volumi: palestra + altro edificio polifunzionale: biblioteca, sale varie (sala di riunione a pianta ovale – fa da cerniera per la pianta a L) 
         prospetto verso il foro: finestra vetrata enorme che dà sulla biblioteca
         palestra: copertura a forma di iperbole
spazio che riceve luce da una finestra enorme che unisce le due coperture
prospetto della palestra:

architettura di moretti: moderna ma che rimanda alla classicità
anche terragni la fa : la classicità di t. è moderna, la c. dello spirito che si fa attraverso la geometria = armonia

moretti non fa molta usa della geometria – la sua classicità ci è data dal ritmo dei pieni e dei vuoti
che è il ritmo degli edifici della classicità
questo ritmo gli permette di raggiungere la classicità
i volumi della sua architettura sono volumi nitidi e scultorei --- l'architettura del regime è di un architettura fatta di marmo interamente
è fatta di marmo di carrara
moretti va ad arrotondare gli spigoli perchè vuole dare l'impressione di un edificio plastico, che sia come scolpito nel marmo
“voglio un edificio di roba cotta tutta d'un pezzo”

del debbio aveva già fatto una foresteria
ricci chiede per rendere simile all'edificio di moretti a del debbio di rivestire la foresteria di marmo.

Moretti è l'architetto verso cui mussolini intrattiene dei rapporti stretti. Il biografo di m. parla di colloqui.

         Palestra del duce nel foro Mussolini a Roma di Moretti, 1936
Al foro mussolini moretti progetta e realizza anche la palestra del duce che è l'appartemento di mussolini nel foro italico.
È uno spazio rettangolare che viene costruito con alcuni diaframmi: muri di marmo:
- uno va a segnare l'ingresso
scala elicoidale che porta all'ambiente delle camere
ambiente di marmo
spazio che fungeva da palestra
atmosfera mistica – appartamento segreto – collegato che porta alla piscina olimpionica
è pensato per un sorta di semidio
riferimento: Mies Van der Rohe – casa tugendath
         Progetto urbanistico di moretti per il foro 1937
non è più del debbio l'architetto del foro
[italia fascista diventa impero]
         Progetto di un Arengo delle nazioni nel foro Mussolini a Roma di Moretti, 1937
spazio luogo come luogo dello sport, diventa luogo politico della città
è un grande spazio per le manifestazioni di massa
è pensato per potere accogliere nelle gradinate e nel prato: 400mila persone [5 volte piazza venezia] [2 volte il campo di zeppelin feld di norimberga]
pianta: forma stilizzata di due ali d'aquila
forte analogia tra il campo di norimberga e il foro mussolini [realizzati negli stessi anni] = eterotopie: luoghi interni alla città
basamento: previsto per la statua enorme
al posto dell'arengo nel 10-1937 si inizierà il palazzo del littorio, progetto di foschini, del debbio che ora è l'attuale ministero degli esteri.
   





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